TRANCHIDA: “TRAPANI AL CENTRO DI UNO SCENARIO EUROMEDITERRANEO”

22 Marzo 2018

Il programma? “Lo faremo con i cittadini. Vorrei coinvolgere i giovani di questa città. Quelli incazzati che sono rimasti e quelli che sono andati via ma sono pronti a dare una mano”. La candidatura alle primarie e di conseguenza a sindaco di Trapani? “Un percorso che nasce dopo le Regionali. Un debito di riconoscenza per la fiducia che questa città mi ha dato con il voto. Non potevo essere come quelli che arrivano si prendono i voti e vanno via. Non avevo alcuna intenzione di candidarmi, ma ho dovuto constatare che non si muoveva nulla”. Giacomo Tranchida, nella sua prima uscita ufficiale da candidato alle primarie, ha voluto motivare la sua scelta di esserci alle Comunali ricordando fatti e situazioni: “All’indomani del voto del 4 marzo, in tempi non sospetti, ho invitato le forze politiche ed i movimenti ad avviare un confronto sulla città di Trapani ma non ho ricevuto alcuna risposta. Assieme ad altri ho incontrato persone e liste civiche non per scegliere chi candidare a sindaco ma per dare una risposta ad una domanda importante: “Dove dobbiamo andare? Ma le risposte non sono arrivate”. Da qui la decisione di andare avanti maturata da una sorta di combinato disposto, definito dall’affermazione elettorale in città alle Regionali ed il silenzio delle altre parti politiche su un progetto per la città. Tranchida immagina Trapani come “la capitale internazionale di uno scenario euromediterraneo. Basta guardare Trapani da Erice per capire quale può essere il futuro di questo territorio”. Per l’ex sindaco di Erice “la politica deve servire la città e non servirsi della città. Ho visto e vedo troppi trapanesi sgomenti, con gli occhi bassi, incazzati, che magari reagiscono il giorno del voto. Non serve alcun salvatore della patria ma il coinvolgimento della città per tornare ad essere quello che era”. Tranchida non si fa illusioni: “La situazione è difficile e sarà necessario lavorare e faticare almeno per un anno mezzo, forse anche due, per farla ripartire”.

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