TRAPANI, NOMINATO UN COMMISSARIO GIUDIZIALE ALLA LIBERTY LINES

9 Marzo 2018

Nuovo provvedimento della Procura della Repubblica di Palermo nei confronti della Liberty Lines nell’ambito dell’operazione “Mare Monstrum”. I carabinieri di Palermo e Trapani hanno notificato alla società un’ordinanza interdittiva con la quale il Tribunale ha disposto la nomina di un commissario giudiziale. Non si tratta del commissariamento della società ma di un provvedimento previsto dalle norme sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti. Il commissario ha un compito ben definito che si svilupperà in quattro segmenti. Dovrà “esaminare – si legge nella nota stampa dei carabinieri – i contratti vigenti, accertando l’eventuale presenza di clausole produttive di profitti ingiusti per la società di navigazione”. Sarà chiamato anche a “verificare la corretta esecuzione dei contratti e la legittimità degli importi di volta in volta richiesti alla Regione siciliana o agli enti locali eventualmente coinvolti”. Terzo impegno, avrà il compito di “accertare l’esistenza di anomale cointeressenze di tipo personale/familiare, lavorativo ed economico, tra il personale della Liberty Lines e quello della Regione siciliana o di altri enti, pubblici o privati, coinvolti a vario titolo nella aggiudicazione e nella attuazione dei contratti di pubblico servizio in oggetto”. Infine, il commissario giudiziale dovrà “curare l’adozione e l’efficace attuazione dei modelli di organizzazione idonei a prevenire reati della specie di quelli verificatisi”. Reati, comunque, ancora da accertare, perché finora l’operazione “Mare Monstrum” ha prodotto atti della Procura e delle forze dell’ordine che agiscono per delega, ma non c’è stato né un rinvio a giudizio, né un processo, per accertare le eventuali responsabilità che vengono contestate ai vari indagati dell’operazione “Mare Monstrum”. Nella nota dei carabinieri viene rilevato che “il Giudice per le indagini preliminari, presso il Tribunale di Palermo, ha ritenuto la sussistenza di un concreto ed attuale rischio di commissione di altri illeciti amministrativi dipendenti da reato da parte della società”. Illeciti amministrativi anche questi tutti da verificare. La tesi accusatoria – che dovrà essere accertata in un pubblico dibattimento  – ritiene il patron Vittorio Morace al centro di un sistema corruttivo “sia sotto il profilo economico, sia per effetto della posizione di privilegio ricoperta nel settore del trasporto marittimo”. In quest’ambito s’inserisce una valutazione del Giudice che ha portato a quest’ultimo provvedimento, quella che la Liberty Lines “essendo di esclusiva proprietà della famiglia Morace non è mai stata dotata di modelli organizzativi e gestionali adottati al fine di evitare la commissione dei delitti in questione”. Assunto che rientra nella sociologia dell’attività imprenditoriale perché entra nel merito dell’organizzazione di una società, di una qualsiasi società che può legittimamente essere di proprietà esclusiva di un soggetto o di un gruppo familiare. L’accusa nei confronti di Morace – da sempre respinta dall’ex presidente dell’Ustica Lines – è di avere stretto un patto corruttivo con Salvatrice Severino, dirigente pro tempore, dell’Assessorato ai Trasporti della Regione. Sempre secondo l’accusa la dirigente avrebbe predisposto i relativi bandi per l’affidamento quinquennale del servizio di collegamento marittimo tra la Sicilia e le Isole Minori a vantaggio dell’Ustica. Sotto tiro la somma di 10 milioni di euro a titolo di compensazioni finanziarie per prestazioni di trasporto marittimo mai rese dalla società. Altro capitolo importante dell’accusa. Tutto questo la Severino l’avrebbe fatto in cambio di beni di lusso e dell’assunzione della figlia nella società di navigazione. Il sequestro preventivo dei beni di Morace, lo scorso 15 febbraio, aveva quantificato i 10 milioni che sarebbero al centro dell’illecito, mettendo i “sigilli” sul 97% delle azioni Liberty, il 50% di quelle del Trapani Calcio, su 13 rapporti bancari, un’auto ed un terreno in provincia di Napoli. Sequestro preventivo che ha subito delle modifiche in corso d’opera con la riduzione delle azioni Liberty bloccate che sono scese al 75%. dissequestrati l’auto ed il terreno.

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