CONGRESSO ITALIA VIVA, IL NUOVO CORSO DI RIZZO ED IL DIBATTITO INTERNO

15 Ottobre 2023

Italia Viva c’è e rilancia. Si sente ed è una comunità politica che vuole dire la sua sul territorio. Come? “Con un progetto post ideologico”, ha sottolineato l’ex co-cordinatore provinciale Mario Sugameli, che ha aggiunto: “Siamo riformisti e crediamo nella politica del confronto, lontani da facili populismi”. Gli ha fatto eco l’altra ex coordinatrice Nina Grillo: “Siamo pronti a fare la nostra parte nell’interesse dei nostri territori. E’ stato giusto ed utile celebrare un congresso unitario, perché non possiamo permetterci di avere correnti”. Obiettivo vicino, quello delle Europee, ma IV pensa anche alle Provinciali che potrebbero tenersi nel 2025. Ed ha scelto di affidare questa nuova fase politica all’ex sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo. E’ lui il nuovo presidente di Italia Viva trapanese. La sua parola d’ordine è crescere insieme. Sa che il partito va strutturato in tutta la provincia. Sa che sarà necessario affrontare il nodo delle alleanze ma con una condizione che ha voluto porre già in prima battuta: “Alleati sì, ma non sgabello di qualcuno. Valuteremo cosa sarà meglio fare, ma dobbiamo strutturarci. Sarà anche per deformazione professionale ma ritengo che il nostro compito debba essere quello di progettare, di aprire il dialogo con i cittadini. Sono pronto a girare la provincia in lungo ed in largo. Dobbiamo farci trovare pronti per le Europee con una proposta che sia alternativa alle soluzioni che prospettano Cuffaro, Meloni ed anche la Schlein”. Il nuovo corso di Italia Viva avrà il sostegno di Pietro Savona: “Dobbiamo essere in grado di lavorare ad una nuova idea di politica, che sia lontana dalla telecrazia, dai sondaggi. Abbiamo sostituito la vecchia partitocrazia con una politica che non ha contatti con i cittadini. Ed invece è arrivato il momento di tornare a parlare con la gente. Dobbiamo far riflettere i cittadini. Ad esempio sulle risorse del Pnrr che va verso nord e che rischiano di non avere alcun impatto al sud”. Per l’ex consigliere comunale Nino Grignano: “Italia Viva deve riaccendere il senso critico in un territorio che l’ha perso da tempo. L’esperienza elettorale di Trapani è stata importante. Sì, abbiamo perso, ma è stato seminato un seme che crescerà”. Rossana Titone ha rimarcato la necessità di “una visione d’insieme del territorio che IV deve provare a mettere in campo per superare la politica dei compartimenti stagno. Rizzo è l’uomo giusto al momento giusto”. Nel dibattito dell’assemblea provinciale di IV anche la proposta d’istituire un coordinamento Trapani-Erice e di non proporre il partito come una forza politica anti-tranchidiana. Presente al congresso anche il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli, rappresentante dell’esecutivo regionale: “Dobbiamo fare lo sforza di andare oltre il nostro essere renziani. Matteo Renzi è la nostra testa, ma ci vogliono anche le gambe. I territori, ed è per questo, che siamo passati dalle nomine fiduciarie all’elezione della nuova dirigenza, devono poter decidere autonomamente, senza attendere, e lo dico io, che faccio parte dell’esecutivo, che sia il regionale a scegliere da che parte andare e cosa fare. Le alleanze, penso alle Provinciali, devono essere definite nei territori. Ecco perché è meglio mettersi al lavoro fin da questo momento. Da soli o in alleanza il nostro obiettivo deve essere quello di avere i nostri rappresentanti nelle istituzioni, altrimenti non saremo mai un partito ma un’associazione, un club, che sicuramente discute ma che non può incidere”. Tripoli duro sul governo regionale: “Dobbiamo essere chiari. Hanno pensato alla legge per l’aumento delle indennità degli amministratori e per le Province, per il resto poco o nulla. Dov’è il Piano rifiuti? Il mio Comune conferisce l’indifferenziato qui da voi, con costi che sono lievitati. Servono i termovalorizzatori. Qui a Trapani conferisce metà della Sicilia e prima o poi anche qui ci saranno problemi. Vogliamo parlare della sanità? Serve quella di prossimità ed invece il governo Schifani perde il suo tempo con il gioco delle nomine. Siamo una forza riformista e popolare che deve indicare una strada alternativa a Fratelli d’Italia che tiene in piedi Forza Italia come copertura ed al Pd che con la Schlein ha comunque fatto una scelta di campo, quella di essere un partito di sinistra”. La giornata congressuale ha confermato la leadership nazionale di Matteo Renzi e quella regionale di Davide Faraone.

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