BIRGI, RUGGIRELLO (PD): “UNA ZONA FRANCA PER BIRGI COME PER L’AEROPORTO DI SHANNON”

17 Febbraio 2018

Una zona franca per rilanciare l’aeroporto di Birgi. E’ la proposta dell’onorevole Paolo Ruggirello per superare la crisi dello scalo trapanese. Ed il parlamentare – candidato nel collegio uninominale del Senato ed al plurinominale –  punta sul sistema “Shannon”. E’ uno dei tre aeroporti dell’Irlanda ed è stato un hub della Ryanair che prima gestiva 31 destinazioni ora scese a 10. Collega l’aeroporto irlandese con Tenerife, Manchester, Malaga, Kaunas, Cracovia, Londra Gatwich e Londra Stansted e Formentera. Zona franca nata nel 1959 e modificata negli anni e le evoluzioni dell’economia e della politica internazionale. Il territorio iniziale sottoposto alla zona franca era di 3 ettari, passati poi a 40 e messi a regime a 250 ettari. L’area delimitata adiacente allo scalo è stata offerta a potenziali investitori con una serie di agevolazioni fiscali che hanno consentito di creare attività industriali, che hanno incrementato il traffico commerciale dell’aeroporto, ed attività di carattere turistico, alberghi e cottages. Birgi vive un’altra fase d’incertezza. La stagione estiva è in panne perché non c’è il nuovo co-marketing. Le risorse messe a disposizione della Regione, che ha il 99,3% delle azioni della società di gestione dello scalo, sono state ridefinite e c’è un nuovo decreto per utilizzarle, dopo il via libera ai progetti per la promozione turistica dei territori interessati allo sviluppo del “Vincenzo Florio”. Il co-marketing dei Comuni sarà ridotto nell’investimento. Ma è comunque necessario che venga definito un nuovo bando da parte dell’Airgest, che si trova con il consiglio d’amministrazione dimissionario e le nuove nomine provvisorie del governo Musumeci che hanno dovuto fare i conti con le incompatibilità.

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