SEQUESTRO DI BENI ALLA FAMIGLIA MAFIOSA DI MARSALA. GLI SVILUPPI DELL’OPERAZIONE “VISIR”

16 Aprile 2021

Una società che opera nel settore edile – movimento e trasporto terra -, 21 mezzi d’opera e diversi rapporti bancari. E’ l’esito di un nuovo sequestro preventivo che punta a disarticolare Cosa Nostra trapanese. I Carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Tribunale del capoluogo su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. Il sequestro di beni riguarda Michele Lombardo, arrestato nell’ambito dell’operazione “Visir” di maggio 2017 e condannato dalla Corte d’Appello di Palermo ad 8 anni e 20 giorni di reclusione per la sua appartenenza alla famiglia mafiosa di Marsala, facente parte del mandamento di Mazara del Vallo. “Il provvedimento -si legge in una nota del Comando provinciale dei Carabinieri – trae origine dalle attività condotte dal Ros in direzione del mandamento di Mazara del Vallo e della sua pericolosa articolazione territoriale rappresentata dalla famiglia mafiosa di Marsala, quest’ultima al tempo capeggiata dall’uomo d’onore Rallo Vito Vincenzo ed operante secondo le espresse direttive del latitante Messina Denaro Matteo”. Ed ancora: “Le indagini sull’aggregato mafioso hanno documentato gli assetti di vertice ed i delitti perpetrati dagli esponenti della famiglia mafiosa, fornendo importanti elementi sul suo collocamento baricentrico nelle relazioni criminali tra le province di Trapani e Palermo, nonché rilevanti riscontri sulla costante operatività del latitante”. Lombardo “si occupava della gestione delle attività illecite sul territorio e del mantenimento dei sodali detenuti”. Inoltre fava “sostegno logistico alla latitanza di Rallo Antonino, allora al vertice della famiglia di Marsala”.

 

Notizie Correlate