TRAPANI, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO SULL’OPERAZIONE ASPIDE. SOLTANTO CINQUE INTERVENTI

12 Dicembre 2023

La seduta consiliare dopo lo scandalo sanità, che ha coinvolto, tra gli altri, la presidente del consiglio Anna Lisa Bianco ed il consigliere Gaspare Gianformaggio – indagati nell’ambito dell’operazione “Aspide” della Guardia di Finanza – è stata presieduta dal vicepresidente Andrea Genna, che ha voluto aprire i lavori d’aula con una sua dichiarazione: “E’ nostro dovere navigare di fronte a qualunque tempesta per garantire ai cittadini lavori quanto più possibile rapidi nel loro interesse, Confidiamo nella magistratura e nelle istituzioni, come sempre, e negli organi inquirenti e lasciamo che ognuno svolga il proprio ruolo nel massimo della serenità. La presidente Bianco, agli arresti domiciliari, è stata sospesa, così come prevede la legge, dalla carica. E’ infatti scattata la norma della legge Severino che porta all’intervento della Prefettura. Provvedimento di sospensione che ha riguardato anche il consigliere comunale di Mazara del Vallo Giovanni Iacono Fullone, anche lui indagato ed agli arresti domiciliari. Nessun provvedimento invece per il consigliere di Fratelli d’Italia Gaspare Gianformaggio, che non è stato sottoposto a nessuna misura cautelare. La presidente Bianco sarà sostituita dal primo dei non eletti della lista “Trapani Tua” Totò Braschi, attualmente in forza nel collegio sindacale della società FuniErice. Il dibattito d’aula ha registrato l’intervento del consigliere d’opposizione Tore Fileccia. “”Questa – ha esordito – non è una buona giornata. Siamo chiamati a riflettere ed a portare avanti il nostro lavoro. Questo Palazzo serve per amministrare la città e non per attaccare le persone”. Per il consigliere autonomista “ci sono altri organi competenti che hanno i titoli per giudicare una persona”. Fileccia si è poi rivolto al presidente Genna: “Avrà da parte nostra piena collaborazione. Voi dite che Trapani è in cammino. Noi diciamo che Trapani non si deve fermare”. Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo di “Amo Trapani” Giuseppe Guaiana: “Massima fiducia nella magistratura, che deve fare il suo corso. Ma noi dobbiamo certificare la dignità di questo massimo consenso civico, che rappresenta il motore della città. Ed il motore della città non deve fermarsi. Tocca al presidente pro tempore Genco tenere la barra dritta”. La maggioranza si è fatta sentire con il consigliere Franco Briale: “Piena fiducia nella magistratura e nel lavoro delle forze dell’ordine. L’operazione Aspide ci fa riflettere sul fatto che la malapianta della corruzione non finisce mai di attecchire e quindi ogni azione di contrasto va sostenuta. Ben vengano operazioni come quella di oggi per fare chiarezza. Dobbiamo anche riflettere sul fatto che la malasanità continua ad essere presente dalle nostre parti e non solo. Mi auguro che i colleghi coinvolti possano chiarire al più presto la loro posizione, ma ci tengo a sottolineare che le indagini non riguardano per nulla la loro attività amministrativa”. L’amministrazione ha fatto sentire la sua voce con l’assessore Enzo Abbruscato che ha fatto riferimento ad una nota del sindaco Giacomo Tranchida ed ha poi voluto ribadire “la massima fiducia nella magistratura”, indicata come “punto cruciale per chi amministra” ed anche “la garanzia del diritto alla difesa”. Il consiglio ha così impiegato poco più di 18 minuti, compreso l’appello dei presenti in aula del segretario generale Giovanni Panepinto per confrontarsi sull’operazione Aspide, passando poi all’esame dei punti iscritti all’ordine del giorno. Il primo cittadino non ha partecipato alle comunicazioni dell’aula. Questa invece la nota inviata alla stampa: “Appreso dell’operazione Aspide, interessante squarci diversi ed inquietanti sulla mala gestio del sistema sanitario anche nel nostro territorio, che con non poco stupore vede coinvolti anche consiglieri comunali, e tra questi l’attuale presidente del consiglio Annalisa Bianco, ma per vicende avulse dal contesto amministrativo comunale, da un lato esprimiamo fiducia nella magistratura ma dall’altro ci auguriamo che la consigliera riesca presto a meglio chiarire la propria posizione”. Per il momento la politica cittadina non va oltre sul nuovo scandalo della sanità trapanese.

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