INCARICHI ALL’ARS. L’ESPOSTO DI SALONE, LA CORTE DEI CONTI E LA RISPOSTA DI ODDO

20 Gennaio 2018

“Perchè nessuno dice che è cominciato tutto da un mio esposto?”. La Procura della Corte dei Conti ha citato in giudizio gli ex deputati regionali Nino Oddo e Paolo Ruggirello per gli incarichi di collaborazione e consulenza che hanno dato quand’erano deputati questori all’Ars nella scorsa legislatura. Ad avere presentato l’esposto nei loro confronti è stato l’ex consigliere comunale di Trapani Francesco Salone. Il documento porta la data del 15 febbraio dell’anno scorso. Salone, nell’esposto, segnala gli incarichi affidati dai due deputati ed invita la Procura della Repubblica di Trapani e la Guardia di Finanza a verificare e controllare l’operato dei due parlamentari. Salone, nel suo esposto, sottolineava che “pur essendo prerogativa dei deputati questori avvalersi di solide collaborazioni per gli aspetti legati alla predisposizione di atti legislativi, o di ricerche tecniche e giuridiche propedeutiche al lavoro dei parlamentari è legittimo chiedersi se questi incarichi siano stati <<produttivi>> e se siano stati dati con criteri rispondenti alle esigenze di efficienza ed operatività degli uffici o, piuttosto, non siano stati frutto di intese di tipo politico clientelare che nulla hanno a che vedere con la complessa attività di produzione della normativa regionale o di gestione degli stessi uffici e segreterie dei deputati questori”. L’ex consigliere faceva anche un po’ di conti alla data dell’esposto: “onorevole Paolo Ruggirello – 11 incarichi di collaborazione costati 563.723,60 euro e diciotto incarichi di consulenza costati 82.200 euro. Onorevole Salvatore Antonino Oddo – 36 incarichi di collaborazione costati 673.199,55 euro e ventidue incarichi di consulenza costati 91.300 euro. La Procura della Corte dei Conti contesta 25 incarichi ad Oddo, pari a 102.938 euro e 20 incarichi a Ruggirello, pari a 91.679 euro. I due parlamentari citati in giudizio conoscono la data della prima udienza, che è stata fissata per il prossimo 30 maggio. “Per quanto mi riguarda – ha dichiarato Oddo – farò valere le mie ragioni nelle sedi opportune. Mi sottraggo ad un confronto politico che sa di propaganda, soprattutto in questa fase elettorale, che spinge ad alzare la tensione, per affrontare con serenità e con la consapevolezza di avere agito nel rispetto delle leggi. Alle contestazioni che mi vengono fatte non posso che rispondere indicando il percorso che ho seguito e le motivazioni che mi hanno portato a fare determinate scelte. Sono assolutamente sereno”.

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