REGIONALI, SGARBI: “VINCO LE ELEZIONI E PUNTO SUL PREMIO SCIASCIA”

24 Settembre 2017

Le trattative saranno ancora in corso, ma Vittorio Sgarbi continua la sua campagna elettorale per le Regionali siciliane. Forza Italia punta ad un suo ritiro e ad un accordo politico per non disperdere voti e consenso che potrebbero essere utili al candidato alla Presidenza Nello Musumeci. Ma l’accordo non c’è ancora. O meglio, potrebbe non esserci. Perchè Sgarbi è galvanizzato dagli ultimi sondaggi che lo danno al 5% e con una propensione di voto che potrebbe arrivare fino all’8%, numeri utili per entrare in Parlamento. Ed il critico d’arte dovrebbe guidare la lista “Rinascimento” in tre collegi provinciali: Trapani, Palermo e Catania. Nel collegio trapanese dovrebbe sfruttare la sua precedente esperienza di sindaco di Salemi che l’ha fatto conoscere sul territorio. La candidatura alla Presidenza della Regione di Sgarbi è sostenuta dai Moderati in Rivoluzione di Giampiero Samorì, che dovrebbe dargli una mano per definire le liste. L’ex sindaco ha già presentato parte della sua squadra assessoriale annunciando le nomine dell’ex poliziotto del SISDE Bruno Contrada, dell’ex generale dei Carabinieri Mario Mori, il musicista Morgan, Paolo Becchi, Ferdinando Imposimato. Sgarbi ha finora caratterizzato la sua campagna elettorale con un durissima polemica contro il fronte antimafia. Le nomine di Contrada e Mori sono nel solco nello scontro che ha aperto da qualche settimana. Confermando la sua candidatura ha anche voluto annunciare una nuova iniziativa: l”istituzione di un “Premio Leonardo Sciascia” dedicato alla memoria dell’intellettuale siciliano. “Chiamerò – ha sottolineato Sgarbi –  a presiederlo lo scrittore Stefano Vilardo, che di Sciascia è stato amico oltre che compagno di banco. La ragione di questo premio è quella di riportare l’attenzione sui valori della cultura e della ragione contro l’irrazionalità, la barbarie e il male, in memoria di Leonardo Sciascia che ha saputo interpretare come nessun altro il suo tempo, denunciando luoghi comuni, pregiudizi ipocrisie della società siciliana attraverso la verità della scrittura e della denuncia civile”,

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