Ha politicamente fatto Bingo, ma non ha mai tradito il profilo istituzionale dell’incontro che ha promosso. Il primo faccia a faccia tra il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema (Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese) e gli operatori e le categorie del porto di Trapani ha una sola regia ed una sola firma, quella della senatrice Pamela Orrù, che ha organizzato la riunione nella sua veste di componente della Commissione Trasporti di Palazzo Madama. “Sinergia, fare sistema”, le sue due parole d’ordine, ampiamente condivise da Monti e dagli operatori portuali che, unanimemente le hanno riconosciuto il lavoro svolto in questi anni a favore del porto di Trapani. Nella riforma dei porti italiani c’è il suo zampino. E’ infatti riuscita, anche con la collaborazione del resto della rappresentanza trapanese al Senato, ad inserita nel comitato di gestione il componente delle città capoluogo non sede di Autorità. Norma cucita addosso al porto ed al territorio di Trapani che aveva perso la sua Autorità Portuale e non avrebbe avuto alcun rappresentante nel comitato di gestione, vera e propria cabina di regia della nuova Autorità. Un’altra proposta della Orrù andata – è il caso di dirlo – in porto riguarda la possibilità di aprire un ufficio dell’Autorità in città. “Saremo – ha detto alla fine dei lavori dell’incontro – pronti a collaborare per il rilancio del porto di Trapani e per renderlo competitivo. Il presidente Monti potrà contare sulla nostra attenzione e sulla nostra capacità di proporre soluzioni per rendere il nostro porto sempre più competitivo”.
PORTO DI TRAPANI/5, LA SENATRICE ORRU’ HA FATTO BINGO. L’ESITO DELL’INCONTRO CON MONTI
8 Settembre 2017
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