BILANCIO PARTECIPATO, SANZIONATI PER IL 2017 I COMUNI DI TRAPANI, MARSALA E FAVIGNANA

30 Gennaio 2020

Due premesse. La prima: sono nel “libro nero” ma potrebbero uscirne se non hanno svolto il loro compito ma non l’hanno comunicato alla Regione ed in particolare all’Assessorato alle Autonomie Locali. Si tratta di alcuni Comuni siciliani che non hanno speso, o speso parzialmente, o dimenticato a dirlo, il 2% dei fondi regionali che viene destinato al progetto di democrazia partecipata che è pressappoco questo: l’amministrazione ufficializza la somma a disposizione, i suoi cittadini dicono che interventi si possono fare nei loro territori. Nel “libro nero” ci sono – ci sarebbero – tre Comuni trapanesi. Oltre al capoluogo, Favignana e Marsala. Seconda premessa: la verifica è sui fondi del bilancio partecipato 2017. Significa che per quanto riguarda Trapani nulla si può obiettare all’attuale amministrazione del sindaco Giacomo Tranchida. Sono invece chiamate in causa le amministrazioni del sindaco egadino Giuseppe Pagoto e del marsalese Alberto Di Girolamo, in carica nel periodo preso in considerazione dall’esame che ha posto in essere la deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Gianina Ciancio. Una verifica di carattere regionale che ha portato ad una conclusione: le sanzioni per il 2017 ammontano a 2 milioni di euro, nel 2016 erano state di un milione ed 800 mila euro. Emerge così un dato: la poca attenzione di alcuni Comuni nei confronti del bilancio partecipato. Sono 150 quelli che sono stati sanzionati al 100%. Per quanto riguarda il fronte trapanese, Favignana deve 46 mila euro, Trapani, 33 mila euro e Marsala poco meno di 30 mila. Dall’anno scorso – con la modifica della legge del 2014 – i Comuni devono dotarsi di un regolamento ad hoc. L’onorevole si muove con cautela perché i dati della Regione potrebbero non essere quelli reali: “Invitiamo gli amministratori locali, che effettivamente hanno speso tali fondi, ad attivarsi per attestarne l’utilizzo”.

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