Scacco matto all’abusivismo edilizio. E’ la mossa della commissione straordinaria di Castelvetrano dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Obiettivo Triscina. E’ lì che c’è la maggiore concentrazione di case realizzate fuori dalle norme di legge. Nel bilancio di previsione 2017 è prevista l’attivazione del fondo di rotazione alla Cassa Depositi e Prestiti, finalizzato agli interventi di demolizione dei manufatti abusivi: 3 milioni di euro. La sfida è stata lanciata. Le procedure di legge sono quanto mai chiare sul punto. Se gli immobili non hanno il diritto di entrare nel sistema della sanatoria, vanno abbattute. I Comuni hanno l’obbligo d’intervenire. Spesso non riescono a farlo perché la reazione dei cittadini che rischiano di ritrovarsi con la casa demolita è stata più forte delle leggi. Ma anche perché la politica ha sempre assunto una posizione “morbida” su questo tema. La conferma di questa condizione d’incertezza ed anche d’immobilismo è certificata dal fallimento all’Ars dell’approvazione di una legge per l’abusivismo edilizio, in particolare di quello nei 150 metri dalla battigia. La commissione straordinaria, definita da Salvatore Caccamo, Elisa Borbone e Maria Concetta Musca sarà posta e si sta mettendo alla prova. La fase delle ruspe è sempre ad alta tensione. Un altro fronte che la commissione intende aprire con il bilancio di previsione 2017, approvato con i poteri del consiglio comunale, è quello dell’evasione tributaria. L’intesa con la società “AeG spa”, rimane. Saranno anche poste in essere nuove convenzioni con le forze dell’ordine, in particolare con la Guardia di Finanza per stanare gli evasori. Il bilancio 2017 è stato posto in equilibrio soltanto dopo avere aumentato le tariffe della TARI. Il servizio di raccolta dei rifiuti sarà coperto al 100% con la “tassa” che dovranno pagare i castelvetranesi. La spesa prevista è di 6.750.000 euro. Sono invece rimaste invariate le altre entrate tributarie. La stima 2017 è di 1.200.000 euro per l’addizionale comunale Irpef, di 7.000.000 per l’IMU. Tra le entrate anche la tassa di soggiorno, stimata in 250.000 euro. TOSAP (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) preventivata in 115.000 euro, mentre dal contributo per le costruzioni dovrebbero arrivare 900.000 euro. Spesa corrente limitata alle spese di funzionamento – stipendi, energia elettrica ed altro ancora – ed ai servizi pubblici essenziali. La spesa complessiva preventivata per il 2017 è di poco più di 75 milioni di euro.
CASTELVETRANO, LOTTA ALL’ABUSIVISMO EDILIZIO. 3 MILIONI PER LE DEMOLIZIONI
11 Agosto 2017
Notizie Correlate