Il senatore Antonio D’Alì conferma la sua candidatura a sindaco di Trapani. Ma con una condizione assolutamente nuovo e sicuramente eccezionale per una campagna elettorale. Rimane in corsa ma sostanzialmente non farà, personalmente, campagna elettorale. Al momento è a Roma e da Roma ha scritto ai cittadini trapanesi. Gli inviti di comitati spontanei, di sostenitori e di amici m anche di tanti elettori l’hanno portato a rimanere in gioco. E’ quanto mai chiaro nella sua lettera: “In questa mia assoluta libertà di giudizio e di movimento ribadisco di voler mantenere la mia candidatura a sindaco, che in questi giorni ho percepito con emozione essere fortemente condivisa da tantissimi di Voi, anche non addetti ai lavori, che mi hanno fatto pervenire la propria incondizionata solidarietà e l’apprezzamento per il programma ambizioso, forte, concreto e rivoluzionario che ho ufficialmente depositato in Comune, e del quale ho già avuto modo di discutere e illustrare i punti salienti in diversi momenti di incontro e di comunicazione”. Ma non sarà una campagna elettorale come tutte le altre perché D’Alì ha deciso di non parteciparci: “È per il massimo rispetto che io devo ai Vostri liberi sentimenti ed alla Vostra autonoma capacità di giudizio e di reazione che non mi vedrete in questi giorni per le nostre strade, per i nostri quartieri, per le nostre frazioni, come avevo immaginato di fare e come potrei ancora liberamente fare. È e sarà una campagna elettorale anomala durante la quale alcuni, avendo iniziato con poche idee e poca credibilità, cercheranno di crescere speculando sui sentimenti offesi della città, cosa che io non ho alcun bisogno o pensiero di fare, né, anche inconsapevolmente, di alimentare”. D’Alì dice non al rinvio del voto: ” Alcuni osservatori esterni, anche siciliani, hanno pensato di offenderci dicendo che non siamo nelle capacità di formarci comunque un libero giudizio e, quindi, hanno proposto di bloccare il percorso democratico nella nostra città. Il senatore ribadisce – dopo la richiesta del soggiorno obbligato nella città di Trapani da parte della DDA di Palermo – la sua indignazione per l’ingiustizia che ritiene di avere subito e si rammarica per l’effetto negativo che le vicende di questi giorni hanno avuto sulla città di Trapani. Da qui l’appuntamento alla fine di questa difficile e tormentata campagna elettorale: “Alla fine di questa anomala campagna elettorale, il vero trionfo della libertà di scelta si affermerà con il convincimento maturato attraverso la riflessione, il dibattito ed il confronto sulle idee e sui programmi. Tutto questo, lo ripeto, può accadere anche senza che la mia presenza dia luogo a eventuali, facili, strumentalizzazioni. Potrà e dovrà avvenire serenamente, tra Voi, nel confronto con i nostri candidati e con i nostri sostenitori, perché con loro e quindi tramite loro con me, tutti possiate diventare liberi protagonisti di una vera scelta. E, poi, tutti assieme, di una nuova, esaltante, avventura di rilancio della nostra terra”.