Prime reazioni ufficiali alla notizia sulla richiesta di soggiorno obbligato che la DDA di Palermo ha presentato nei confronti del senatore e candidato sindaco di Trapani Antonio D’Alì e che andrà in udienza a luglio. Il consigliere comunale de “I Ricostruttori” Francesco Salone – candidato al consiglio comunale in una delle liste che sostengono Mimmo Fazio – sottolinea: “Non sono mai stato schierato con il senatore Antonio D’Alì, anzi, l’ho sempre considerato un avversario politico e come tale l’ho contrastato, sul piano della dialettica e del confronto, tuttavia quello che è accaduto oggi mi lascia amareggiato. A mio avviso la magistratura avrebbe dovuto notificare tali importantissimi atti a tempo debito, ben prima della presentazione della candidatura”. Ed ancora: “Da politico che crede nella democrazia e nel confronto, anche aspro quando necessario, ritengo con forza che gli avversari si battono con i voti alle urne e che i cittadini siano liberi di scegliere da chi farsi governare. Una notizia come questa non fa che minare il confronto democratico, disorientare i cittadini e, peggio ancora, alimentare il la sfiducia nella magistratura”.
CASO D’ALI’, SALONE: “COSI’ SI ALIMENTA LA SFIDUCIA NELLA MAGISTRATURA”
18 Maggio 2017
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