Vito Sciortino come Giuseppe Garibaldi. Anche lui ha replicato con un telegrafico “Obbedisco”, ad una decisione calata dall’alto. Sciortino torna a casa per una legge regionale, quanto mai contestata e criticata, che dichiara la decadenza di sindaci e consigli se il bilancio comunale non viene approvato entro i termini previsti. Garibaldi si fermò davanti alla volontà di Casa Savoia. Al Comune si è già insediato il commissario straordinario Giovanni Impastato. Il funzionario regionale dovrà portare il Comune al voto. Sciortino era stato eletto il 26 maggio del 2014. Per ultimo si è occupato del Piano Paesaggistico. Una riunione a Palermo all’Assessorato regionale ai Beni Culturali avrebbe permesso di mitigare i “danni” che il Piano stesso potrebbe creare allo sviluppo del territorio comunale. Strumento di pianificazione che è stato contestato anche da altri Comuni. La decadenza del sindaco Sciortino arriva in un momento importante per l’organizzazione delle manifestazioni estive che si svolgono nell’area archeologica di Segesta. Già pronti il cartellone e le date della terza edizione del “Calatafimi Segesta Festival, Dionisiache 2017” che ora rischiano di essere soltanto carta straccia.