L’aeroporto di Birgi continua a “viaggiare” tra dati certi e da questioni aperte e problemi da risolvere. Un dato certo arriva da Ryanair, la compagnia aerea irlandese che ha il monopolio sullo scalo trapanese. E’ questo: 4 euro a passeggero. Di conseguenza per mantenere il flusso del 2016, circa un milione e mezzo, servono circa 6 milioni di euro all’anno di co-marketing. Altro dato certo, il 31 maerzo scade l’accordo 2014/2016. Accordo con la “AMS”, società che si occupa del marketing della compagnia, che era sulle spalle dell’Airgest per 3 milioni e 600 mila euro all’anno e di 2 milioni di euro euro all’anno per Comuni e Camera di Commercio. Ancora una certezza: Airgest non è più in grado di affrontare questa spesa. I Comuni, invece, hanno ribadito, anche nell’assemblea che si è svolta stasera alla Camera di Commercio che invece intendono andare avanti e che pur tra tante difficoltà non intendono fare passi indietro perché ritengono l’aeroporto strategico per lo sviluppo del territorio trapanese. Altre due certezze: l’assestamento al bilancio 2016 approvato all’Ars prevede, tra le altre cose, 4 milioni di euro per l’aumento dei flussi turistici nell’area di riferimento del “Vincenzo Florio”, che non è soltanto la provincia di Trapani ma anche quella agrigentina fino a toccare la zona di Comiso, che ha il suo aeroporto e potrà utilizzare un milione e mezzo di euro per lo stesso scopo; nelle casse del Libero Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia regionale) c’è un fondo di 2 milioni e mezzo di euro, 1 milione che fa riferimento ad altro intervento della Regione ed un milione e mezzo che invece si riferisce ai fondi stanziati dal governo nazionale come ristoro per i danni subiti dall’aeroporto per la chiusura prima totale e poi parziale dello scalo durante i bombardamenti in Libia per abbattere il regime di Gheddafi. Questi i dati certi. Poi ce n’è un altro anch’esso certo ma da verificare sul campo. Che nella Finanziaria regionale che l’Ars dovrà approvare entro la fine di questo mese vi siano altre risorse per il co-marketing è un dato certo, 5 milioni per il 2018 e 5,5 milioni per il 2019. Così com’è certo che vi sono 6 milioni di euro per la ricapitalizzazione della società di gestione. Si tratta di una prima tranche per mettere mano al buco di 16 milioni di euro. Stanziamento, quest’ultimo fondamentale, senza il quale, l’ha precisato anche stasera il presidente di Airgest Franco Giudice, “Airgest verrebbe posta in liquidazione a maggio”. Che la Finanziaria venga approvata con queste poste in bilancio è tutta un’altra storia. Giudice ha reso noto che Ryanair è tornata a scrivere perché vuole sapere se c’è la disponibilità di firmare un nuovo contratto di co-marketing e chi intende firmarlo. Ed è qui che la vicenda Birgi si trasforma in un cantiere aperto. Per utilizzare i 4 milioni della Regione è necessario che venga definita e firmata una convenzione tra i Comuni interessati – non soltanto quelli della provincia di Trapani – e l’Airgest. Sarebbe, nella sostanza, la parte di co-marketing che era prima carico dell’Airgest. C’è ancora da definire la bozza di convenzione, che aveva previsto come capofila la Camera di Commercio, ma l’ente è in fase di riforma e non può più essere preso in considerazione come riferimento. La Camera dovrebbe essere sostituita dall’Airgest ma il presidente Giudice non firma nulla se prima non avrà ottenuto il via libera dalla Regione, azionista di maggioranza dell’Airgest. L’orientamento è per una bozza di convenzione unica per tutti i Comuni per accelarare i tempi ed evitare variazioni sul tema da parte di ogni singola amministrazione. C’è da definire anche il nuovo accordo tra i Comuni. Alla riunione di questo pomeriggio alla Camera di Commercio c’erano i Comuni di Paceco, Castellammare del Golfo, Marsala, Trapani, Custonaci, Buseto Palizzolo, Favignana, Salemi, Calatafimi-Segesta, Gibellina, Campobello di Mazara ed Erice, rappresentati dai sindaci e da qualche assessore. Anche in questo caso sarà necessaria una bozza d’accordo tra i Comuni che intendono confermare il loro impegno finanziario per il co-marketing. La riforma della Camera di Commercio non consentirà all’ente di trasferire risorse (300 mila euro più Iva all’anno). Rispetto al co-marketing 2014-2016 sarà avviata un’azione legale nei confronti dei Comuni inadempienti: Poggioreale ha versato un milione su 17.300 che rappresentano la sua quota parte. Salaparuta, 18.300 euro nel triennio non ha mai versato un euro, così come Santa Ninfa che sale a 36.600 euro. Contenzioso anche contro il Comune di Pantelleria (77.800 euro) che ha pagato soltanto la quota del primo anno. C’è qualche Comune indietro ma hanno tutti assicurato di rispettare l’impegno che hanno sottoscritto. Il nuovo contratto di co-marketing dovrà essere definito con una nuova intesa tra i Comuni. L’accordo 2014-2016 è stato firmato dal presidente della Camera di Commercio Pino Pace, come rappresentante e capofila dell’assemblea dei Comuni. Il nuovo contratto potrebbe portare la sua firma ma non sarà più con la “AMS” ma con l’Airgest, che poi a sua volta se la vedrà con la Ryanair.
BIRGI/1, L’AERPOPORTO, I SOLDI, LE CONVENZIONI E L’ACCORDO CON RYANAIR
10 Febbraio 2017
Notizie Correlate