ERICE, CETTINA MONTALTO: “GIOCO AL MASSACRO SU DI NOI. NON CI STIAMO”

“Sono stanca, siamo stanchi di essere chiamati in causa”. Cettina Montalto apre un nuovo fronte polemico nel confronto politico ericino. “Vorremmo – ha sottolineato la candidata a sindaco di “Nati Liberi” – parlare di Erice, di progetti, di programmi ed invece ci troviamo in mezzo a polemiche che non ci appartengono. Il sindaco Tranchida un giorno ci tira in ballo come alleati di Todaro per le primarie del Pd, un altro perchè alleati di Nino Oddo. Il parlamentare socialista, per difendersi, torna a parlare e a rintuzzare Tranchida su vicende ormai passate e che hanno avuto la loro conclusione, sia dal punto di vista politico che giudiziario. Non ci stiamo a rimanere schiacciati tra i due”. La vicenda passato agli archivi della politica e della magistratura è la condanna di Luigi Manuguerra per voto di scambio nel 2007. Ed è qui che la consigliera Montalto alza il tiro: “Il mio compagno ha pagato il suo debito con la giustizia, non fa più politica attiva e non entra nel merito delle questioni politiche ericine. Ma si continua a parlare di lui e di noi, anche di me che per quella vicenda sono stata assolta con formula piena. Troppo comodo tirarci in ballo. Poi vorrei capire se le condanne hanno tutte lo stesso peso o vale soltanto quella di Manuguerra. Chi ci attacca e ci utilizza farebbe bene a guardarsi attorno ed a fare autocritica se questo è il metro di paragone. Questa non è politica ma caccia all’uomo. Non c’è rispetto per nessuno, neanche per chi, familiari ed altro, potrebbero rimanere segnati da queste vicende perché non a conoscenza dei fatti”. Da qui quasi una sorta di ultimo appello della Montalto: “Non tollereremo oltre questo gioco al massacro. E’ in atto un tentativo diffamatorio nei nostri confronti che respingeremo con tutte le nostre forze ed in tutte le sedi, anche in quella giudiziaria se necessario. Invitiamo gli organi di stampa, pur nella loro autonomia che rispettiamo, a non farsi strumento di propaganda politica”.