ERICE, SINDACO TRANCHIDA: “NON MOLLIAMO SUL TEATRO TITO MARRONE. SCELTA REGIONE FAZIOSA”

16 Dicembre 2016

Il dossier del sindaco di Erice Giacomo Tranchida è sul tavolo del direttore generale dell’assessorato regionale al Bilancio Giovanni Bologna. E’ un dossier sul Teatro “Tito Marrone”. Documenti accompagnati da una lettera allo stesso direttore che dice, in sintesi, una cosa: il Comune di Erice non è d’accordo all’affidamento in concessione del sito al Luglio Musicale Trapanese. Non vuole escludere nessuno ma non vuole neanche essere escluso. Il Comune, lascia intendere Tranchida, ritiene che la procedura seguita non è quella giusta ed è pronto al confronto. Ma è anche pronto alla carta bollata se le sue ragioni non verranno prese in considerazione. Tranchida rivendica di avere chiesto, in tempi non sospetti, di poter partecipare alla gestione del Teatro, che si trova in territorio ericino, all’interno del Polo Universitario, e di non avere mai avuto una risposta concreta e definitiva. Ricorda che il Comune aveva dato la sua disponibilità alla gestione assieme al Comune di Trapani che lo scorso 14 marzo si era però tirato indietro, “fintanto che non verranno sanati i difetti strutturali evidenziati nelle note tecniche”. Tranchida ricorda al direttore Bologna che il Teatro Tito Marrone si trova all’interno del quartiere di San Giuliano, interessato dalla Zona franca Urbana, dal progetto del campus universitario e del “Social Housing” e non ha remore a considerare l’eventuale concessione del sito, a costo zero e con la manutenzione ordinaria e straordinaria in carico al Luglio Musicale, “una scelta strabica, faziosa e di corto respiro”. Chiede, sempre a Bologna, di fare chiarezza sul contenuto dell’accordo che sarebbe stato raggiunto con il Luglio e che ha avuto come sponsor politico l’onorevole Nino Oddo. Il Teatro è della Regione che nel febbraio del 2001 decise di affidarlo in concessione alla Provincia regionale di Trapani. Ma l’abolizione dell’ente, con la riforma voluta dal governo del presidente Rosario Crocetta, e l’istituzione dei Liberi Consorzi Comunali ha portato il commissario straordinario pro tempore, Darco Pellos, a restituire l’immobile al legittimo proprietario perché la Provincia non era più in grado di gestirlo. Da quel momento i Comuni di Erice e poi anche di Trapani dichiarano la loro disponibilità ad una cogestione. Ma tra incontri e riunioni ed anche un sopralluogo della Commissione comunale vigilanza pubblici esercizi, che lo scorso 17 marzo, ha fatto una sorta di conto della spesa per poterlo riaprire al pubblico, non è mai stata trovata la quadratura del cerchio dell’affidamento dell’immobile.

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