ERICE, SINDACO TOSCANO: “LA MIA AMMINISTRAZIONE ESTRANEA AI FATTI”

30 Maggio 2018

Undici righe per ribadire la fiducia nella magistratura, ma anche per fare una puntualizzazione sulle notizie diffuse dagli organi d’informazione. “Apprendo  – scrive il sindaco di Erice Daniela Toscano –  dalla stampa dell’indagine in cui sarebbe coinvolta una componente del consiglio comunale. Nel confidare pienamente nel lavoro della magistratura, che sono certa farà chiarezza sui fatti, non essendovi alcun dubbio sulla circostanza che la mia amministrazione ne è del tutto estranea, qualora le accuse saranno confermate, preannuncio che il Comune di Erice, a tutela dell’ente e di tutta la cittadinanza, si costituirà parte civile quale soggetto offeso dagli eventuali reati commessi. Voglio precisare, infine, rispetto alle notizie pubblicate oggi da diversi organi di stampa che per quanto di mia conoscenza, tra gli indagati, non vi sono altri candidati alle elezioni comunali del 2017 o altri esponenti della maggioranza. Attendiamo con fiducia, dunque, gli eventuali sviluppi della vicenda”. Com’era prevedibile, ed in qualche modo già accaduto con la vicenda della richiesta d’atti da parte dei Carabinieri su delega della Procura della Repubblica, il Comune di Erice finisce sotto i riflettori e le notizie confermate con atti ufficiali e provvedimenti si legano ad indiscrezioni ed illazioni che assumono peso e sostanza perché c’è in corso una campagna elettorale che lega fortemente il Comune in questione con quello di Trapani. Mai come in questa fase le vita delle due comunità è stata così stretta ed interdipendente. Il nuovo caso Erice riguarda una indagine, avviata dalla Procura, con le ipotesi di reato di associazione a delinquere e corruzione elettorale. Accusa che viene contestata a sei persone. Tra queste, la consigliera comunale Francesca Miceli. Alle Comunali di giugno 2017, la Miceli si è candidata nella lista dell’attuale sindaco Daniela Toscano. Ha ottenuto 130 preferenze ed è arrivata ad un passo dal seggio, essendo la prima dei non eletti. Il seggio infatti venne assegnato a Francesco Tarantino, 201 preferenze. Ma il neo consigliere alla prima seduta utile ha presentato le sue dimissioni. A monte della sua decisione motivi di salute. Il suo passo indietro è stato seguito da polemiche, da indiscrezioni condite di sospetti che tuttavia, almeno fino a questo momento, non hanno mai trovato alcun riscontro. Nessuno degli altri indagati – finora emersi, alcuni nomi potrebbero essere stati secretati – può essere considerato un esponente della maggioranza che sostiene il sindaco Daniela Toscano. E nessuno degli altri indagati è stato candidato nelle liste a sostegno della Toscano. Le due ipotesi di reato – associazione a delinquere e corruzione elettorale – riguardano Paola Mistretta ed il marito Rino Senzaquattrini, Anna Maria La Commare ed il marito Luciano La Fata e Rosalba Noto. L’indagine sarebbe scaturita da una denuncia. Gli indagati in questione avrebbero avuto contatti e fatto le loro scelte elettorali – ora sotto inchiesta – entrando nel campo d’azione e di definizione delle liste e del consenso delle candidate a sindaco Cettina Montalto e Daniela Toscano. Alla decisione iniziale di sostenere, ed in qualche caso di partecipare direttamente alla competizione elettorale al fianco della Montalto, sarebbe seguita la scelta alternativa di passare nell’altro fronte elettorale e politico.

Notizie Correlate