TRAPANI, MOSSA DI FAZIO SULLA INCOMPATIBILITA’. “CONFERMO, MI CANDIDO A SINDACO”

14 Dicembre 2016

Tecnicamente si chiama “dichiarazione unilaterale d’obbligo”. Nella sostanza rimanda ad una sorta di: “Pago tutto io se dovessi essere condannato”. La dichiarazione in questione è stata notificata al Comune di Trapani ed al consiglio comunale dall’onorevole Mimmo Fazio. Atto legato alla causa civile intentata dall’ex presidente dell’ATM Vito Dolce che ha chiesto all’ex sindaco un risarcimento danni di 200 mila euro. In primo grado le tesi di Dolce sono state respinte dal Tribunale. L’ex presidente dell’ATM ha però presentato ricorso alla Corte d’Appello territoriale che ha fissato la prima udienza il prossimo 7 giugno. Causa che ha coinvolto il Comune ed il consiglio perché Dolce ha chiamato in causa Palazzo D’Alì in caso di mancato pagamento da parte di Fazio, se deciso dal giudice, ed il consiglio perché è stata presentata dal sindaco Vito Damiano una richiesta di verifica di una eventuale incompatibilità dello stesso Fazio perchè si sarebbe determinata una lite pendente con il Comune. L’aula ha all’ordine del giorno dei lavori la delibera sull’eventuale incompatibilità, ma ha prima atteso la sentenza di primo grado, poi ha sospeso l’iter della delibera per poi riprenderlo all’atto della presentazione dell’appello da parte di Dolce. Fazio, da parte sua, ha diffidato l’aula ad esprimersi in tempi rapidi ed ha sollecitato un voto del consiglio sulla delibera anche nella seduta di ieri sera. Oggi l’annuncio dell’ex sindaco della dichiarazione unilaterale d’obbligo che il parlamentare ha voluto motivare in una sua nota: “Assumo su di me tutte le eventuali obbligazioni che dovessero derivare al Comune della sentenza del giudizio in sede civile per la causa intentata da Dolce nei miei confronti”. Per il parlamentare regionale e consigliere comunale il caso è chiuso: “Credo che con questa dichiarazione che pone al riparo il Comune si ponga fine alla questione. A meno che, ancora una volta, non si voglia affrontare l’argomento strumentalmente per determinare fatti che nulla hanno a che vedere con la fattispecie giuridica ma che, invece, hanno una valenza politica. Che la collettività trapanese prenda atto di questi atteggiamenti di chi vuole perseverare l’obiettivo di tentate di escludermi dal consiglio comunale e forse, anche dalla competizione elettorale. Ancora una volta ribadisco che atteggiamenti e strategie di questo tenore non fanno altro che determinarmi ancora di più nel confermare la mia decisione di candidarmi e, se eletto, di assumere la guida della città”. Sulla vicenda giudiziaria c’è anche da registrare la mancata costituzione in giudizio del Comune – è stato comunque annunciato l’indirizzo di rimediare all’assenza – che finirebbe per allontanare il contenzioso sulla lite tra Comune e Fazio.

 

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