ERICE, SEGRETERIA PSI: “NOI SEMPRE GARANTISTI. ABBIAMO DETTO NO AL SISTEMA DI POTERE CITTADINO”

2 Febbraio 2019

Il Psi prende posizione sulle vicende giudiziarie ericine che hanno portato l’ex vicesindaco Angelo Catalano agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione ed abuso d’ufficio. Ma i socialisti non si accondano all’ala più oltranzista della minoranza e non chiedono le dimissioni della sindaca Daniela Tranchida. “Il Psi – si legge in una nota della segreteria comunale del partito – conferma la propria natura di forza garantista, non trasformandosi in un soggetto politico forcaiolo solo perché i provvedimenti della magistratura riguardano, in questo caso, storici avversari politici”. I socialisti tuttavia rivendicano la loro azione politica che li aveva portati a suonare l’allarme rosso: “Da tempi non sospetti abbiamo preso le distanze dal sistema di potere tranchidiano, denunciandone le disfunzioni  pagando, talvolta, i relativi prezzi politici per la coerenza e la tenacia con cui ci siamo mossi, da posizioni di minoranza”. Il Psi non si limita a “bacchettare” il sistema di potere ericino ma chiama in causa anche chi, dopo l’arresto del vicesindaco, ha cominciato a prendere le distanze: “Magari sono le stesse persone che hanno partecipato ai cori di beatificazione”. Per il Psi non ci si trova di fronte ad una vicenda isolata e che c’è rischio concreto di “una chiusura anticipata della legislatura ad Erice sull’onda di altri possibili provvedimenti giudiziari”. Da qui una valutazione politica: “Sarebbe una sconfitta della politica, che obbligherebbe tanti a riscrivere la storia di questi ultimi 10 anni di governo della città”.

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