TEATRO TITO MARRONE, ODDO E DE SANTIS RIUSCIRANNO A FARE MEGLIO DI TRANCHIDA E DAMIANO?

16 Novembre 2016

Corsi e ricorsi storici si potrebbe dire per il Teatro “Tito Marrone”: la struttura che si trova all’interno del Polo Universitario e che era nata come Auditorium dell’Università. E’ di proprietà della Regione ed era gestita dalla Provincia che ha deciso – nella sua nuova veste di Libero Consorzio Comunale – di riconsegnarla al legittimo proprietario. Oggi l’onorevole Nino Oddo, in quel di Palermo, ha organizzato un incontro tra il direttore generale dell’assessorato all’Economia Giovanni Bologna ed il consigliere delegato del Luglio Musicale Trapanese Giovanni De Santis. Confronto con un obiettivo ben preciso che lo stesso Oddo ha voluto indicare e commentare: “L’incontro è stato  positivo. L’ipotesi di accordo prevede l’ affidamento contrattuale dell’ immobile da parte della Regione al Luglio Musicale. Quest’ultimo, peraltro, già proprietario di buona parte delle attrezzature che insistono nel Teatro, si impegnerebbe a fare i lavori di adeguamento che ad oggi ostacolano la riapertura della struttura. Le parti si rincontreranno a breve per gli adempimenti burocratici del caso. Possibile ed auspicabile, a questo punto, che la prossima stagione teatrale possa vedere restituita alla città di Trapani un evento culturale che manca da anni”. Oddo gongola perché c’è un dato l’Università è in territorio ericino, al momento governato dal suo avversario Giacomo Tranchida. Ma proprio il primo cittadino ericino – in uno dei pochi momenti di dialogo e di sintesi con il collega di Trapani Vito Damiano – aveva avuto la stessa idea nel 2015. Aveva bussato alla porta della Regione per dare vita ad una “cogestione” del Teatro. Tornò però da Palermo polemizzando con la Regione: “Avrebbe preteso – dichiarò – un canone d’affitto ed a nostro carico sarebbero stati sia la manutenzione straordinaria che ordinaria”. “L’affidamento contrattuale”, annunciato da Oddo sa tanto di canone d’affitto. C’è poi da aggiungere che il Teatro, chiuso da tempo, dovrà tornare a fare i conti, prima di un suo possibile utilizzo, con i problemi di acustica e gli interventi per gli impianti di condizionamento e riscaldamento, d’illuminazione ed idrico.

 

 

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