ERICE, I “TRANCHIDIANI” CHIEDONO UN INCONTRO AL PD. “SCEGLIAMO IL CANDIDATO SINDACO UNITARIO”

10 Ottobre 2016

I “tranchidiani” fanno la loro prima mossa verso le Comunali del 2017. Si sono riuniti ed hanno deciso di chiedere un incontro al Pd ericino. L’obiettivo è dichiarato: “Definire un percorso condiviso che possa portare la coalizione Pd-Movimento all’individuazione di un candidato unitario”. Nelle 11 righe di nota politica – firmate dal portavoce ed assessore Gianni Mauro, dal presidente del consiglio comunale Ninni Romano e dai consiglieri Paolo Genco, Giuseppe Spagnolo, Pino Agliastro, Pippo Martines, Nino Marino e Salvatore Ingrasciotta – è più ciò di cui non si parla più che l’ufficializzazione della linea del Movimento ad avere contenuto politico. “Erice che Vogliamo” delimita i confini della coalizione, Pd-Movimento. Una scelta che pone, ancora una volta, i democratici di fronte ad uno spartiacque. Su un punto c’è massima chiarezza. I “tranchidiani”, anche dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Giacomo Tranchida, confermano e rafforzano il veto sul Psi dell’onorevole Nino Oddo. Il Pd dunque è di fronte ad una logica sempre più stringente. All’incontro prossimo venturo con i “tranchidiani” dovrà dire da che parte sta e cosa intende fare del confronto con il Psi. Nel documento del Movimento non si fa alcun cenno alle primarie che dovrebbero svolgersi all’interno del Pd. Primarie che sono ancora rimaste non soltanto indefinite nel raggio d’azione ma anche nella loro stessa attuazione in territorio ericino. E’ evidente che prima del 4 dicembre – data del referendum costituzionale – i democratici avranno ben poco da decidere. Al di là delle anime che compongono il Pd ericino, il Sì dovrebbe essere ampiamente maggioritario. Sicuramente l’eventuale No, non verrà dichiarato. Ma di conseguenza l’esito referendario avrà ripercussioni sugli equilibri interni del partito, a tutti i livelli e quindi anche ad Erice. I “tranchidiani” non nascondono che al loro interno ci sono posizioni diverse su ciò che è meglio fare per le Comunali del 2017. Respingono la tesi dalla spaccatura ma nella nota si sottolinea che c’è “una sana dialettica che, anche se mette a confronto strategie diverse, ha un unico obiettivo, che ci vede compatti e determinati più che mai, dare ai cittadini ericini la classe politica che meritano e che in continuità dell’operato di questa amministrazione possa ancor di più contribuire allo sviluppo del nostro territorio”. Il Pd, da parte sua, finora ha messo in campo due candidature: quella del vicesindaco Daniela Toscano e l’altra del professore Franco Todaro. Si l’una che l’altro hanno dato la loro disponibilità a partecipare alle primarie. L’assessore Toscano non può che essere avvantaggiata dalla linea dei “tranchidiani” di una forte continuità con l’amministrazione Tranchida perché ne fa parte. Ma la dialettica interna al Movimento sarebbe, in parte, dedicata proprio alla scelta del candidato da sostenere. Nel Pd nessuno mette in discussione l’alleanza con il Movimento ma c’è una parte dei democratici che non accetta il veto a priori sul Psi. L’incontro chiesto dai “tranchidiani” potrebbe consentire un passo avanti, definendo, una volta per tutte, il perimetro della coalizione ed i criteri di selezione del candidato o dei candidati a sindaco che sono pronti a rappresentare lo schieramento alle Comunali dell’anno prossimo.

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