ERICE, NON PASSA LA VARIANTE PER IL CAMPUS UNIVERSITARIO

27 Settembre 2016

La maggioranza non aveva i numeri e quelli che poteva comunque mettere in campo li ha persi strada facendo. L’opposizione aveva condizionato il voto a favore dell’atto deliberativo soltanto dopo una sostanziale modifica. In sintesi, la variante urbanistica per la realizzazione del Campus universitario non ha ottenuto i voti sufficienti per andare avanti. Ne servivano almeno 14, la maggioranza avrebbe potuto raggingere quota 12 ma non è mai stata al gran completo. Due voti sarebbero dovuti arrivare dalla minoranza ma i consiglieri del Psi – parte maggioritaria dell’opposizione – avrebbero votato la delibera soltanto se fosse stato ridotto l’indice di edificabilità nella realizzazione di due palazzine dietro il Polo Universitario. La proposta Psi bocciata dall’aula e dagli uffici proponeva la riduzione dell’indice da 4,50 a 2,50. Durante un lungo dibattito, durato mesi, e dopo divrse sedute consiliari, non ha avuto miglior fortuna neanche la proposta di mediazone del Pd che aveva prova a mediare tra la delibera dell’amministrazione Tranchida e l’opposozione socialista: l’emendamento dei democratici puntava a ridurre l’indice di edificabilità da 4,50 a 3,20. Soluzione che avrebbe dovuto superare l’obiezione socialista: “E’ una cementificazione del territorio”. Oggi, in aula, la conclusione di un confronto lungo ed a tratti contradditorio. La maggioranza si è presentata in aula con assenze importanti, l’opposizione è rimasta sulle sue posizioni e l’atto deliberativo è stato dunque “bocciato”. “Durante i lavori d’aula – ha sottolineato il consigiere del Psi Luigi Nacci – alcuni consiglieri del sindaco Tranchida, assente, come l’assessore al ramo Mauro, ha chiesto di rinviare ancora una volta il voto, ma la loro proposta è stata bocciata per ben due volte. Al presidente Ninni Romano non è rimasto altro da fare che mettere ai voti la delibera che non ha avuto i voti sufficienti. L’opposizione ha evidentemente votato contro”.

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