BIRGI/1, PRESIDENTE AIRGEST GIUDICE: “RYANAIR VUOLE RESTARE E CONSOLIDARE LA SUA PRESENZA”

4 Luglio 2016

Ryanair non vuole andarsene da Birgi. Al contrario, punta a consolidare la sua presenza, ma detta le sue condizioni. Dopo l’assessore regionale Baldo Gucciardi è il presidente di Airgest Franco Giudice a confermare l’interesse della compagnia aerea irlandese per lo scalo trapanese. Ha incontrato i vertici di Ryanair, “abbiamo parlato per circa 40 minuti”, ed ha ricevuto le loro indicazioni. Ryanair sarebbe pronta – sempre attraverso la società “AMS” che si occupa della sua immagine e del marketing – a sottoscrivere un accordo di co-marketing non più triennale ma quinquennale. “Vuole – ha sottolineato Giudice – certezze per la base, per il personale, cerca continuità. Ha investito nella sua flotta. I nuovi aerei hanno anche 7 posti in più. Sono 30 i nuovi aerei e nel periodo che va dalla fine del 2016 al 2020 aumenterà la flotta di un altro 30%”. Ryanair ha anche detto di non essere soddisfatta del co-marketing riferito ai Comuni, 2 milioni di euro all’anno per 3 anni. Vorrebbe così avere come unico interlocutore l’Airgest che, in questi anni ha pagato il suo co-marketing, 3 milioni e mezzo di euro all’anno. Dal 2008 al 2015 l’Airgest ha contribuito con quasi 35 milioni di euro per pagare il suo co-marketing. Ma, altra conferma del presidente di Airgest, la società non è più in grado di pagare il co-marketing. Il suo contratto con “AMS” scade nel mese di marzo 2017. E’ dunque necessario trovare chi prenderà il suo posto come finanziatore di questa parte del co-marketing. Il piano industriale che Giudice ha presentato ai soci – Regione privati – ha l’obiettivo di ripianare le perdite della società che ammontano a 15 milioni di euro. Per farlo non può caricarsi ancora il co-marketing. “I bilanci – ha aggiunto Giudice – sono tutti in perdita eccetto quello che ha potuto contare sulle somme per il ristoro dovuto alla chiusura dell’aeroporto per la guerra in Libia. Noi, al momento, abbiamo i soldi per pagare gli stipendi fino a novembre”. E’ dunque necessaria la ricapitalizzazione della società. I soci dovranno intervenire non soltanto per ripianare la perdita del 2015 ma anche per riportare il capitale a livello previsto per legge che è necessario a mantenere la concessione dello scalo. “I privati – ha dichiarato Giudice – stanno alla finestra. Vogliono capire. Il socio pubblico sta valutanto i documenti che gli abbiamo fornito. Ma l’assessore regionale al Bilancio su un punto è stato chiaro. La Regione punta ad intervenire finanziando iniziative turistiche che vanno poi a beneficio anche dell’aeroporto. Non vuole finanziare una società che perde soldi”. Un accordo di co-marketing triennale o quinquennale prevede un intervento finanziario di 6-8 milioni di euro all’anno. Con un aumento dei passeggeri, l’obiettivo è quello di 2 milioni Birgi sarebbe in grado di produrre utile dopo 2 anni. I dati di prospettiva si confrontano tuttavia con la necessità di interventi immediati. L’Airgest non firmerà un nuovo contratto con la “AMS” e di conseguenza mancheranno all’appello 3 milioni e mezzo all’anno rispetto all’accordo che scadrà a marzo 2017. I Comuni sono impegnati nel loro co-marketing, 2 milioni di euro, per 3 anni. Le amministrazioni locali sono in ritardo, ci sono 5 fatture da saldare, e dovranno sottoscrivere un nuovo accordo per almeno per il triennio 2017-2020. La programmazione invernale di Ryanair è già pronta, mentre ad ottobre la compagnia aerea definirà la “Summer 2017”, ma ha bisogno di sapere cosa intende fare il territorio trapanese e su quali risorse potrà contare. Il presidente Giudice avrà l’incombenza di convocare un tavolo operativo con sindaci, Camera di Commercio e deputazione nazionale e regionale del collegio di Trapani per fare il punto della situazione e soprattutto per dare una risposta sul futuro dell’aeroporto.

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