BIRGI, LA CRISI, AIRGEST, I SINDACI ED IL DIBATTITO SUL FUTURO DELL’AEROPORTO

17 Giugno 2016

L’assemblea dei sindaci che si è svolta stamattina alla Camera di Commercio di Trapani ha aperto il dibattito tra gli amministratori locali presenti sull’azione di co-marketing a sostegno dell’aeroporto di Birgi e sul futuro dello scalo trapanese. L’annuncio, da parte di Airgest, della decisione di non sottoscrivere un nuovo contratto di co-marketing, pone ai sindaci ma soprattutto al territorio di trovare una soluzione alternativa per evitare che vengano ridotti i voli da parte di Ryanair e che si metta in discussione lo stesso aeroporto. L’Airgest ha accumulato perdite pari a 4 milioni e 600 mila euro nel 2014 e di 2 milioni di euro nel 2015. Non può sottoscrivere un nuovo contratto di co-marketing (3 milioni e mezzo all’anno) perché metterebbe a rischio l’equilibrio economico-finanziario della società. In sintesi, Airgest non ha più soldi da investire in uno dei due accordi di co-marketing. C’è infatti l’altro, 2 milioni di euro all’anno per 3 anni, che è in capo ai 24 Comuni della provincia ed alla Camera di Commercio. I Comuni, in realtà, sarebbero 23 perché quello di Gibellina non ha mai sottoscritto l’accordo e nella prossima riunione dell’assemblea dei sindaci potrebbe essere estromesso dall’intesa. Per trovare una soluzione è stato istituito un tavolo tecnico che si riunirà il prossimo 4 luglio alle ore 16. Sono stati invitati a parteciparvi i Comuni di Trapani e Marsala, il presidente dell’Unione dei Comuni Elimo-Ericini (Custonaci, Erice, Buseto Palizzolo, San Vito Lo Capo e Paceco), il presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, il Prefetto, Airgest, la deputazione regionale e nazionale, l’assessore regionale ai Trasporti ed il direttore generale dello stesso assessorato. Sia l’accordo di co-marketing tra Airgest e la società “AMS” che gestisce il marketing della Ryanair, che quello sottoscritto dall’ente camerale, sempre con la “AMS”, per nome e per conto dei Comuni sono in scadenza ed hanno una durata triennale. Quello di Airgest scadrà il 31 marzo dell’anno prossimo.

Il dibattito

Il sindaco di Trapani Vito Damiano: “Sono fortemente preoccupato della crescita esponenziale dell’aeroporto di Palermo che finirà per penalizzare Trapani. Ritengo comunque che un rapporto con Palermo sia necessario stabilirlo. Possiamo decidere di confrontarci con Palermo, di essere sotto Palermo o autonomi da Palermo. Ma è una questione che va affrontata. A mio parere occorre un protocollo d’intesa, degli accordi ben precisi tra Airgest e la Gesap. E’ ormai chiara la strategia della società di gestione dell’aeroporto di Palermo che è disponibile a metterci a disposizione spazi gratuiti all’aeroporto. L’operazione è di saturare il nostro territorio dal punto di vista turistico con i loro voli. Per noi potrebbe non esserci alcuna perdita, ma è bene dire che i voli hanno non soltanto una funzione turistica che rimane minima ma sopratuttto sociale, per i residenti. E’ dunque necessario avere le idee chiare su Birgi e per averle non si può non coinvolgere la Regione, che ha la maggioranza delle azioni dell’Airgest. Nello scorso mese di febbraio scrissi una lettera alla Regione, ai sindaci, alla Camera di Commercio ponendo il problema del futuro dell’aeroporto. Non ho ricevuto alcuna risposta. Ora siamo in una fase difficile e tutti chiedono un confronto su Birgi. Era un problema anche prima quando l’avevo posto”.

Il presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale e sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto: “Come presidente del Distretto ho avuto un incontro con i rappresentanti di Gesap. L’aeroporto di Palermo è in crescita. Nuova sala arrivi, 30 compagnie aeree, un aumento dei passeggeri ed una crescita complessiva dello scalo. Sono pronti a dare al Distretto spazi gratuiti per promuovere il territorio. E’ ormai evidente che l’attivismo di Palermo finirà per cannibalizzare Trapani. Sul versante della promozione turistica del territorio ritengo che sia necessario mettere almeno un desk all’aeroporto di Birgi che possa contribuire a promuovere il nostro territorio. E’ comunque necessario indicare il percorso che deve seguire lo scalo trapanese”.

L’onorevole Mimmo Fazio: “La situazione è gravissima e l’incertezza totale. Avevo avuto modo di occuparmi della Gesap nell’ambito dell’attività di una commissione di cui faccio parte ed erano emersi debiti pesanti. Tutto questo soltanto un anno e mezzo fa. Le notizie su Gesap e sull’aeroporto di Palermo fanno capire che queste difficoltà sono state superate. Perchè non devono essere superate quelle di Birgi. Non ho remore su un accordo con Palermo ma ritengo che il confronto non debba essrre diretto ma sotto l’egida della Regione. Non possiamo permetterci di alzare bandiera bianca ma non possiamo neanche pensare che Palermo sia disponibile a risolvere i nostri problemi. Al tavolo delle trattative, qualunque esso sia, dobbiamo sederci con le idee chiare e con una soluzione. E’ arrivato il momento che anche le imprese del nostro territorio facciano la loro parte. Il problema del co-marketing di Airgest va risolto trovando chi può prenderselo in carico. Non abbiamo tanto tempo a disposizione. Istituiamo un tavolo tecnico ed affrontiamo lì la questione con tutti quelli che hanno a che fare con l’aeroporto”.

Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida: “Diciamolo chiaramente, i passeggeri, finora, ce li siamo comprati. Il costo è stato di circa 7 euro a passeggero. Va bene lo stesso. Ma ora c’è il problema che l’Airgest si è tirata indietro. Il confronto con Palermo deve avvenire attraverso l’Area Vasta. E’ lì che dobbiamo negoziare con Leoluca Orlando. Lo dico chiaramente. Non mi fido della Regione. Ritengo che dobbiamo andare oltre e coinvolgere il Ministero dell’Economia. Attraverso l’Area Vasta possiamo farlo. Per trovare i soldi che mancheranno vedo una sola soluzione. E’ una scelta politica che dobbiamo prendere tutti assieme. Credo che non ci siano alternative alla tassa di scopo. Troviamo le motivazioni tecnico-giurdiche, se c’è da intervenire dal punto di vista legislativo che lo si faccia, ma sarebbe la soluzione anche per fare chiarezza sulla tassa di soggiorno. Ci sarebbe unità d’intenti. Per coinvolgere i privati è necessario trovare strumenti appetibili”.

Il presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno: “Ho partecipato all’assemblea dei soci di Airgest perché abbiamo una piccola quota. I numeri dicono che era stata stimata la presenza di 45.000 passeggeri con i volo charter ed invece sono stati 7.500. L’accordo di co-marketing non viene più ritenuto sostenibile ed il piano industriale 2016-2019 prevede 16 milioni di euro per i prossimi 4 o 5 anni. E’ ormai evidente che di fronte a questa situazione serve la politica. Bisogna prendere decisioni di carattere strategico”.

Il sindaco di Custonaci Giuseppe Bica: “Entro la fine dell’anno bisogna trovare una soluzione per sostituire Airgest nel co-marketing. Per tanto tempo i Comuni sono stati messi in discussione per il pagamento del co-marketing ma hanno comunque rispettato l’impegno. Andare avanti non sarà facile. E’ stato vergognoso sentire dire al Ministro dell’Economia che i Comuni possono spendere perché gli è stato tolto il patto di stabilità. E’ peggio di prima. Per quanto riguarda le quote, siamo in gestione provvisoria perchè ancora non siamo nelle condizioni di fare i bilanci. Nessuno potrà pagare in questa fase almeno che non abbia impegnato le somme entro il 30 aprile. Ma i Comuni, anche se non è mai stato riconosciuto fino in fondo, hanno sempre fatto la loro parte e continueranno a farla”.

Il presidente della Camera di Commercio Pino Pace: “Airgest ha segnalato che “AMS” scalpita. Sei fatture non sono ancora state pagate. Invito i sindaci a fare il possibile per pagare le loro quote. Sottolineo che per la riforma delle Camere di Commercio che è in corso l’ente non potrà sottoscrivere il nuovo contratto di co-marketing ed è dunque necessario trovare un nuovo soggetto che possa firmare al posto della Camera”.

Il sindaco di Calatafimi-Segesta Vito Sciortino: “Sono favorevole al desk da mettere all’aeroporto, al di là dei risultati che può dare nella promozione del territorio. Faccio notare che, con due lettere, una del mese di novembre e l’altra del mese di dicembre dell’anno scorso, assieme ad altri 3 Comuni, avevamo chiesto di poter mettere un totem all’aeroporto di Birgi ed avevamo scritto all’Airgest ma non abbiamo mai avuto una risposta. Dovremmo inoltre cercare d’individuare nuovi vettori per diversificare l’offerta e potenziare l’aeroporto”.

 

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