TRAPANI, NASCE IL MOVIMENTO DI VALERIO ANTONINI. TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA

4 Luglio 2025

Il Movimento di Valerio Antonini si chiama “Futuro Il Nuovo Rinascimento”, nella sostanza ha un sottotitolo più importante del titolo: “O con me o contro di me”. L’ha detto chiaramente. Ed ha invitato il trapanese a scegliere. Se affrontare al suo fianco la sfida del cambiamento o se tornare all’oscurantismo che denuncia ma che sarebbe anche frutto di quei trapanesi che ora dovrebbero seguirlo. Il Movimento, in classico stile populistico, non sarà di destra, di sinistra o di centro perché il suo patron non crede più a queste categorie politiche. Sarà il Movimento del fare e del far fare. Un soggetto politico che ha un leader lui, che avrà un gruppo tecnico per definire i progetti ed un gruppo politico per le interlocuzioni istituzionali. Non collocandosi in nessun schieramento ha l’ambizione di essere il catalizzatore di altre proposte politiche. Il programma prossimo venturo sarà definito in 28 punti. Il presidente – in una conferenza stampa presumibilmente ad inviti, perché mancavano alcune testate, tra queste anche Social; nessuna comunicazione è arrivata in redazione – si è autodefinito il  mentore di “Futuro”. Ha escluso una sua candidatura a sindaco ma ha confermato che ci sarà un candidato sindaco che avrà il suo appoggio e soprattutto che sarà di sua fiducia. E che dovrà cambiare radicalmente lo stato delle cose attuale. Antonini ha poi voluto sottolineare che la nascita del Movimento – che considera, parole sue “come un figlio” – dà una risposta netta ai dubbi sul rischio di un suo disimpegno, con il successivo abbandono della città. Non sarà così, ma per portare avanti i suoi progetti – tra le priorità rimane quella della Cittadella dello Sport – non può più farsi condizionare dagli ostacoli che lo hanno finora penalizzato. Vuole dunque puntare alla stanza del potere per poter decidere quello che, al momento, decidono altri. Non ha modelli di riferimento, anche se ammira Matteo Renzi. Ha detto di sentirsi – a titolo di esempio – vicino al programma politico dell’ex candidato sindaco di Trapani Maurizio Miceli, dimenticando però che ha sostenuto Giacomo Tranchida. L’attuale primo cittadino è nella lista dei “cattivi”. Lista composita e varia che spazia dall’ex direttore generale Massimo Marino – ha dichiarato che la rottura è nata per i contrasti, non precisati, tra i dipendenti e l’ex direttore ed anche da alcune verifiche sulla gestione della TV, facendo riferimento ad alcune licenze indicate come “piratate” -, a qualche collaboratore infedele sia negli aspetti economico-finanziari che organizzativi e a qualche fornitore che avrebbe avuto il via libera di qualche “traditore” interno al gruppo. Nella lista dei “buoni” oltre al direttore generale di Telesud Ignazio Grimaldi anche l’imprenditore Andrea Bulgarella. Antonini consiglia la lettura dei suoi libri per capire cos’è questo territorio e cosa può subire chi intende fare qualcosa di utile. Menzione anche per l’ex senatore Antonio d’Alì per avere dato alla città la Coppa America. Poi nella lunga conferenza stampa anche spazio per lo sport. Mercato al meglio delle possibilità sia per la squadra di calcio che di basket. La parola passa dunque alla città, se ancora esiste una città. Anzi alla comunità di Trapani. Antonini è uscito allo scoperto: vuole vincere e lascia intendere di non voler fare prigionieri. Quindi o di qua o di là, chiaramente chi sta con lui è sulla strada giusta, chi invece non è d’accordo va messo nelle condizioni di non nuocere. Anche quella parte della stampa che produce “odio sociale”. La stampa, attenzione, non lui, con i suoi proclami. Ma come disse e scrisse Luigi Pirandello, così è se vi pare! Una brevissima considerazione personale. Ascoltando la conferenza stampa ho fatto un’associazione d’idee istantanea. Mi sono ricordato del titolo di una trasmissione di Sergio Zavoli, “La Notte della Repubblica”. Ecco penso che sia in corso “La Notte di Trapani”.

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