TRAPANI, CAMPAGNA ELETTORALE A COLPI… D’ACQUA. TRANCHIDA DENUNCIA, BRILLANTE E GARUCCIO REPLICANO
20 Marzo 2023
Il sindaco Giacomo Tranchida si fa una domanda e si dà una risposta: “Un nuovo guasto a Bresciana? No! Si tratta di ben altro, purtroppo. Nella notte una o più persone si sono introdotte dentro le strutture di proprietà del Comune di Trapani e deliberatamente hanno effettuato delle manovre e danneggiamenti che hanno messo ko il sistema idrico cittadino”. Tranchida ha aggiunto qualche particolare: “L’impianto di Bresciana si trova a Campobello di Mazara, una zona molto distante dalla città di Trapani. È successo, plasticamente, quello che noi dubitavamo nei mesi scorsi fosse originato da una casualità”. E cosa è accaduto in precedenza? “Nei mesi scorsi abbiamo cominciato ad insospettirci e non ce la siamo più data come una giustificazione conseguente a continui blackout, sospensioni, allagamenti al sistema idrico, ai pozzi e ai luoghi di rilancio dell’acqua che viene da Bresciana. Una volta può esserci un blackout elettrico, una volta una serie di alluvioni che ci sono state a Trapani e nelle zone di Campobello. Ma alla lunga abbiamo cominciato a sospettare di ben altro. Onestamente non pensavamo più ad una situazione estremamente sfortunata e pertanto mesi fa ci siamo recati nelle competenti sedi. Dopo attente analisi e monitoraggi, ci siamo accorti che, soprattutto nei fine settimana, il sistema salta portando ad enormi problemi per i cittadini trapanesi e per le imprese del territorio e per diversi giorni. Ovviamente, poi, il Comune si attiva per aggiustare l’impianto, spendendo molti soldi, e allo stesso tempo siamo costretti ad acquistare molto salatamente altra acqua da Siciliacque». Nella notte trascorsa la svolta: “Avevamo già avvisato Enel che ci ha confermato che non si trattava di un problema di blackout in quella zona. Sono stati scassinati diversi cancelli senza che, però, sia stato portato via nulla di valore se non materiale che possiamo stimare commercialmente sui 100/200 euro. Riteniamo che chi è entrato nelle strutture non avesse l’obiettivo di effettuare un’azione vandalica, perché i pozzi tra loro distano anche diversi chilometri e perché per spengere le pompe di rilancio bisogna interagire con una cabina elettrica molto pericolosa. Con una mossa sbagliata, si rischia la vita umana. Chi è entrato è una persona esperta che sa quali tasti toccare e che ha deliberatamente bloccato il sistema di rilancio. A che pro?”. Dato finale dell’inghippo. Ancora Tranchida: “Una quota vicina tra 70% e 80% dell’acqua prodotta non arriverà in città. I dati forniti dall’ingegnere Amenta, dirigente del Comune, certificano come l’uscita dai pozzi sia di 214 litri al secondo, mentre quelli che sono arrivati alla cisterna di San Giovanello sono pari a 110 litri al secondo”. Ha voluto dire la sua sul caso Bresciana il candidato sindaco Francesco Brillante: “Accogliamo con preoccupazione quanto denunciato da Giacomo Tranchida in conferenza stampa. Prefigurare la possibilità che ci sia un disegno criminale attorno alle fonti idriche dei trapanesi è una ipotesi che va verificata con le forze dell’ordine e con la magistratura. L’acqua è un bene comune e vitale che merita il massimo della tutela”. Ed ancora: “Siamo stati e siamo critici con l’amministrazione Tranchida relativamente alla gestione delle fonti idriche e dei singoli pozzi, alcuni dei quali rimasti privi di manutenzione per anni, con un esponenziale incremento della spesa, fin oltre i 4 milioni di euro, per l’acquisto di ingenti quantitativi di acqua dal gestore Siciliacque. Pienamente solidali con il Comune e i cittadini, però, se dietro le difficoltà che periodicamente si riscontrano nella captazione delle acque e nella gestione dei pozzi, ci fosse qualcuno che specula, lucra e asseta i trapanesi”. Parla anche la candidata sindaco Anna Garuccio: “Da anni segnalo la necessità di far luce sulla questione idrica del Comune di Trapani con particolare riguardo ai pozzi di Bresciana dinanzi al totale disinteresse dell’attuale amministrazione a cui, più volte, ho contestato l’acquisto di un’eccessiva quantità di acqua e un’inefficiente gestione idrica – davvero senza precedenti – che perdura da cinque anni e non può essere giustificata”. La consigliera affonda il colpo: “Il Comune di Trapani ha acquistato, durante l’amministrazione Tranchida, 5.528.000 euro di acqua – nel 2022 1.174.401.04 euro – a causa della mancata manutenzione dei pozzi e delle condotte e, presumibilmente, anche a causa della scarsa sorveglianza degli stessi. Dopo anni di mie segnalazioni, anche alla Corte dei Conti e ai Revisori dei Conti del Comune, risulta fuori tempo e fuori contesto lo stupore del sindaco riguardo l’ingresso, nella notte scorsa, di una o più persone dentro le strutture di proprietà del Comune di Trapani che hanno causato l’ennesimo danno a cittadini e attività trapanesi”.
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