TRAPANI, SEQUESTRATO IL DEPURATORE INTERCOMUNALE. CINQUE INDAGATI

12 Dicembre 2022

Il depuratore di Trapani è sotto sequestro. La nota della Capitaneria fa il punto: “L’attività d’indagine ha consentito l’emersione di una serie di elementi relativi a numerose carenze di funzionamento degli impianti, i quali immettevano reflui fognari non depurati sia nel tratto di fiume Lenzi-Baiata che scorre nell’area protetta delle Saline di Trapani e Paceco, sia direttamente in mare dai dispositivi di “troppopieno” ubicati lungo la Via Tunisi, in corrispondenza del Lungomare Dante Alighieri di Trapani, provocando il deterioramento chimico e biologico delle acque e del suolo protetto”. Indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati “di cinque funzionari del servizio idrico integrato del Comune di Trapani”. L’ordinanza di sequestro, emessa dal Gip, su richiesta della Procura è frutto di “una complessa attività investigativa in materia ambientale”. ” I militari – continua la nota – hanno accertato una serie di illeciti perpetrati in violazione delle norme che disciplinano gli scarichi dei reflui fognari, ponendo sotto sequestro l’impianto e le strutture poste a monte, asservite al sollevamento ed alla scolmatura in emergenza delle portate meteoriche di piena”. Nella nota si fa riferimento ad un particolare. L’attività investigativa è stata avviata “su stimolo delle continue segnalazioni della cittadinanza raccolte nel corso delle ultime stagioni estive”. Attività che rivelato “oltre all’assenza di autorizzazioni allo scarico non più in vigore a causa delle carenze in questione, anche palesi e pregresse inadeguatezze strutturali e procedurali adottate nella conduzione delle infrastrutture in parola”. L’indagine non è chiusa: “Le attività investigative ambientali proseguono al fine di accertare le esatte responsabilità in ordine ai fatti ipotizzati”.

 

 

 

 

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