Nino Oddo sceglie di fare il cronista delle alternative che verranno e prova a fare il punto sulle aggregazioni che si stanno definendo per affrontare Trapani 2023. Dà così notizia di un primo vertice di centrodestra e di un incontro che si è svolto nella segreteria politica del Psi e che ha coinvolto l’area civica che intende porsi in alternativa al sindaco Giacomo Tranchida. Aggiunge alla sua cronaca anche l’iniziativa del Movimento Cinque Stelle, pronto a sfidare Tranchida prima del voto con una mozione di sfiducia, e di Giovanni De Santis – anche se non lo cita – che, a suo dire, avrebbe messo in campo quella che indica come un’autocandidatura. Smessi i panni del cronista, ha deciso di assumere quelli dell’opinonista, in questo caso interessato. Ed il giudizio sulle prime mosse dei cosiddetti anti-Tranchida è tranciante: “Contro c’è la solita Armata Brancaleone”. Prova così a passarla in rassegna. Comincia dal centrodestra: “Dopo il senatore D’Alì non ha trovato un leader”. Sottolinea poi che la riunione di oggi ha confermato che “da solo non ha dove andare”. Perché “il suo uomo più forte, Mimmo Turano, è legato a Tranchida da un’alleanza ormai consolidata sia ad Erice che a Trapani e che quindi non ha alcun interesse a cambiare cavallo”. Oddo va avanti: “Forza Italia e Fratelli d’Italia avranno difficoltà a fare liste competitive. L’MPA e Cuffaro avendo fallito l’obiettivo regionale non si presenteranno al meglio”. L’ex deputato regionale si occupa anche della sua parte: “Ieri sera nella sede del Psi c’è stato un altro incontro. Oltre al dissenso di sinistra al tranchidismo erano presenti movimenti civici cittadini, ed un potenziale autocandidato già emerso su Facebook che Tranchida lo conosce bene essendo stato suo alleato a Erice l’altro ieri”. Si tratta chiaramente di Giovanni De Santis che, in un suo video nella sua pagina, ha aperto il confronto per costruire un’alternativa a tutto campo al sistema Tranchida. Oddo rimarca anche la presenza del presidente del consiglio comunale Giuseppe Guaiana, sottolineando che ha partecipato ai due incontri. Come rappresentante della DC di Cuffaro nella riunione del centrodestra e come leader di “Amo Trapani” nel vertice nella sede socialista. Oddo torna sui grillini per dire che “hanno ripreso fiato dopo le ultime elezioni” e che stanno presentando la mozione di sfiducia. Il leader socialista ritiene che tra le loro ipotesi di lavoro c’è pure quella di “una corsa solitaria ed identitaria”. Chiuse le parentesi da cronista ed opinionista, Oddo torna a fare il politico e traccia la rotta da seguire: “Anche stavolta, come ad Erice pochi mesi fa, la ricetta è una sola, coagulare su un candidato condiviso da tutti. Ad Erice hanno avuto la meglio l’egoismo e la presunzione dei candidati di bandiera, nonostante gli appelli miei e di pochi altri, inascoltati, a trovare una soluzione di mediazione”. Ed ancora: “Al momento sono pessimista sul fatto che l’esperienza abbia portato consiglio. Leggo fesserie in ordine sparso da parte dei grandi politologi trapanesi in servizio permanente e quotidiano sui social. Fanno riferimento a cose come la fortuna/sfortuna, come se le elezioni fossero a sorteggio, e non conseguenti al dilettantismo allo sbaraglio che imperversa in politica di questi tempi”. Oddo guarda anche nel campo avversario e delinea l’alleanza tra il sindaco Tranchida, le liste civiche, almeno 10, che riuscirà a mettere in campo – raccogliendo candidature senza una strategia politica ma con l’obiettivo di occupare spazi – e parte dell’informazione locale.