REGIONE SOTTO ACCUSA, ANCE E CNA COSTRUZIONI: “PRONTI ALLO SCIOPERO FISCALE”

15 Settembre 2022

Le sezioni ANCE (associazione dei costruttori edili) di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Palermo e Messina e la CNA Costruzioni Sicilia sono pronte allo sciopero fiscale. Hanno già lo slogan: “Se tu non paghi le fatture, perché devo pagare le tasse?”. Ce l’hanno con la Regione che non paga. “Ulteriori rallentamenti e dinieghi nelle procedure per la cessione dei crediti – scrivono le due associazioni – provocheranno conseguenze gravissime sul tessuto economico e le imprese”. Ed ancora: “Adesso basta! Abbiamo sempre creduto e crederemo sempre ed in futuro nella legalità ma se la Regione ci abbandona, in spregio alle leggi, siamo pronti anche allo sciopero fiscale”. ANCE e CNA Costruzioni entrano nel merito della questione: “La situazione è diventata inaccettabile. Il recente mancato riaccertamento dei residui da parte della Regione ha acuito una crisi che dura ormai da un paio d’anni nel sostanziale disinteresse della politica e di larga parte delle istituzioni”. Un dato: “Le aziende edili che svolgono lavori per conto della committenza pubblica oggi si trovano a non ricevere il regolare pagamento delle fatture e si parla di ritardi di circa 11 mesi”. L’attacco alla Regione è frontale: “Stiamo subendo una vera e propria vessazione da parte della Regione che inopinatamente e senza mai nemmeno fornire giustificazioni credibili, perché nei fatti non ci sono, ha ritardato in modo intollerabile il pagamento delle somme dovute per i cantieri in corso. Opere la cui inaugurazione è divenuta spesso merce da annuncio politico, con tanto di tagli del nastro e conferenze stampa. Peccato che poi le aziende siano state sistematicamente lasciate da sole a confrontarsi con i costi da sostenere, peraltro gravati da un incontrollato aumento dei prezzi delle materie prime”. ANCE e CNA Costruzioni lanciano un ulteriore allarme: “Se le attuali procedure di aggiudicazione della gare non premiano la concorrenza e la trasparenza, i ritardi sistematici nel pagamento delle fatture rischiano di spingere gli imprenditori a cercare forme di liquidità non legali, in un’Isola che è tra i territori in Italia a più alto tasso di usura”.

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