Li ha voluti con lui sul palco a conclusione del suo intervento per presentare il programma. Piero Spina ha deciso di affidarsi al progetto e non alla tattica ed ha lanciato nella mischia l’intera squadra assessoriale. Avrebbe potuto indicarne tre su cinque. Ha scelto di andare al voto del 12 giugno con la giunta al completo. Saranno al suo fianco Tore Fileccia, Simona Mannina, Massimo Zaccarini, Enzo Testagrossa e Maddalena Borriello. Cinque le liste per il consiglio comunale (VIA, MNA, Spina Sindaco, Ericina e Cives). Spina, nel suo intervento, si è concentrato sul programma ma nella sua parte finale ha dato spazio anche alla politica: “Il nostro progetto non si ferma a queste elezioni. E’ un’offerta politica di ampio respiro che va oltre le elezioni e guarda anche ad altri territori. Che dire? Le altre proposte non sono convincenti. C’è quella di pezzi del Pd, socialisti e Cinque Stelle. C’è quella di Silvana Catalano con Fratelli d’Italia. Ci sono buoni candidati per il consiglio ma poco altro. C’è poi la sindaca uscente, sostenuta dal Pd, da due ex candidati a sindaco, dall’ex vertice del Luglio Musicale Trapanese che prima criticava ed ora sta dalla stessa parte, a dimostrazione della loro coerenza. C’è l’Udc che ha un assessore regionale ma in questo territorio fa da stampella al Pd. A Trapani, Erice ed Alcamo”. Siamo un’alternativa credibile e possiamo vincere”. All’apertura della campagna elettorale di Spina era presente il gotha del centrodestra trapanese. Noi con l’Italia rappresentato dalla senatrice Maria Pia Castiglione: “Abbiamo bisogno di persone che non siano delegate”, le Lega con Maricò Hopps: “Abbiamo sposato un progetto che ci convince e che rafforza l’alleanza con VIA ed MNA. Il centrodestra si sente rappresentato da Spina”. Ed ancora il forzista e parlamentare regionale Stefano Pellegrino: “L’Amministrazione regionale è con Spina”. VIA ha fatto sentire le sue ragioni con il senatore Nino Papania: “Il progetto di Spina è visione ed azione. Questo territorio, per troppo tempo, è stato azioone senza visione ed invece la politica, le amministrazioni devono proporre un modello di sviluppo. Questo territorio è stato finora soggiogato da personaggi deboli ed incapaci di avere una visione di crescita”.