Il conto consuntivo 2021 del Libero Consorzio Comunale di Trapani porta con sé questi numeri: entrate correnti per quasi 50 milioni di euro, circa 40 milioni di spese correnti e poco più di 730 mila euro di rimborso dei prestiti. Le entrate in conto capitale sono state pari a 12 milioni di euro grazie al via libera ad alcune linee d’investimento per la viabilità provinciale e l’edilizia scolastica. Numeri che fanno dire al commissario Raimondo Cerami che “il risultato di amministrazione è uno dei principali indicatori circa il positivo andamento dell’ente, che è stato rilevato pari a 36.413.104,24 euro, frutto soprattutto della politica di spending review che è stata posta in essere, grazie soprattutto all’adozione di piani di razionalizzazione degli immobili ad uso scolastico che hanno condotto ad un risparmio sulle locazioni di circa 800 mila euro”. Il rendiconto 2021 è passato al vaglio dell’Assemblea dei Sindaci ed è stato approvato da tutti i primi cittadini presenti alla seduta. In tutto, 15. All’ordine del giorno dell’Assemblea anche la variazione di bilancio 2022 con l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Lo schema presentato dagli uffici è stato definito nel particolari: 3,3 milioni di euro per l’acquisto dell’immobile sede del Liceo Allmayer di Alcamo; 13 milioni di euro da utilizzare per gli interventi sull’annualità 2022 in corso o avviati sia di edilizia che di viabilità per neutralizzare o almeno ridurre l’incidenza dei rincari dei costi derivanti dal caro prezzi delle materie prime e dell’energia, nonché dall’approvazione dei nuovi prezziari regionali; 2,5 milioni di euro da utilizzare per modificare l’importo degli interventi su diversi istituti scolastici inseriti
nell’elenco annuale che devono essere avviati e per i quali dovendo adottare il prezziario regionale occorre contenere i relativi incrementi. Lo schema è stato discusso dai sindaci. Quello di Trapani, Giacomo Tranchida, ha proposto di rinviare l’esame della variazione per poterla approfondire e per verificare eventuali nuove ed altre priorità che avrebbero potuto prospettare i Comuni. La sua proposta ha aperto un confronto tecnico-politico con il sindaco di Partanna Nicola Catania che ha posto un quesito sui possibili margini di manovra della variazione di bilancio. La risposta è stata negativa. Nessun margine. Da qui la richiesta di Catania di procedere con il voto sulle variazioni per non bloccare l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. Tranchida è però rimasto sulle sue posizioni. Di conseguenza la proposta di rinvio è stata messa ai voti. D’accordo con il primo cittadino di Trapani soltanto i sindaci di Erice, Campobello di Mazara e Vita. Esito finale della votazione: 4 favorevoli ed 11 contrari. Tranchida ha così deciso di lasciare i lavori dell’Assemblea facendo cadere il numero legale. “Tale comportamento del sindaco Tranchida – ha sottolineato Cerami – è stato duramente stigmatizzato da quasi tutti gli altri sindaci presenti che hanno fortemente criticato questo gesto di irresponsabilità che finisce per bloccare l’attività del Libero Consorzio Comunale e che non si addice ad un amministratore pubblico che ha dimostrato di non sapere accettare le regole della democrazia”.