TRAPANI, L’ALLEANZA DELLE INCIVILTA’

27 Marzo 2022

Quando l’inciviltà di una comunità stringe un’alleanza di ferro con l’inciviltà delle istituzioni il futuro di un territorio è compromesso. Ed il futuro del territorio trapanese è ampiamente compromesso. L’inciviltà di una comunità può non avere limiti. Le foto rimandano alla zona portuale. Il porto, decantata risorsa per lo sviluppo. Il porto da difendere e rilanciare. Come così? Facendolo diventare una discarica a cielo aperto. Si tratta di rifiuti che so lì da tempo. E’ evidente. Quindi al primo incivile se ne sono aggiunti tanti altri. Magari più volte, tanto in una terra di nessuno, nessuno ha responsabilità. Ci si può andare in ogni ora del giorno e della notte, depositare quel che è stato depositato ed andarsene senza alcun problema. Materassi, fili e controfili, di tutto e di più. Tempo di “costruzione” della discarica e centralità dell’area, zona di passaggio che necessariamente è seguita e strada di collegamento per attività anche istituzionali, rimandano all’altra inciviltà, quella istituzionale. Fermi tutti! Qui non è più una questione di competenze. Se deve intervenire caio o sempronio. Dovrebbe intervenire il senso di responsabilità e delle stesse istituzioni. Non si possono abbandonare interi pezzi di città alla mercé di non cittadini. A poca distanza c’è il Bacino di carenaggio, c’è l’ex area del Cantiere Navale che già di loro sono storie di degrado politico ed anche in questo caso istituzionale. Altra forma d’inciviltà istituzionale. Tante parole, pochi fatti, tanta amministrazione al di sotto di uno standard da Terzo Mondo. Ci si avvicina di più al Quarto Mondo. Quel che si può vedere lungo un rettilineo, che si presenta interminabile, seppure breve, per l’assenza di un minimo di decoro fa da controcanto vero e reale a dispetto spesso di una propaganda dal fiato corto e soprattutto intellettualmente disonesta, è l’immagine, la foto di una città che ha smarrito la conoscenza della sua stessa dignità.

 

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