TRAPANI, RIPRENDE QUOTA IL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO STORICO

6 Ottobre 2021

Il Piano particolareggiato del Centro Storico di Trapani torna ad essere nei primi posti dell’agenda politica cittadina. Delineato il suo nuovo percorso che una nota di Palazzo d’Alì prova a sintetizzare: “Superando alcune criticità che ne avevano gravemente rallentato l’iter e sottoscrivendo un nuovo accordo con i professionisti incaricati” e “dopo avere ricevuto da parte dei professionisti incaricati i file del Piano allineati alla legge regionale vigente, si è proceduto alla trasmissione all’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente”. Il team di progettisti risale al 1997 e all’amministrazione dell’ex sindaco Mario Buscaino. Ancora la nota del Comune: “Dopo l’approvazione della Valutazione Ambientale Strategica il Piano verrà portato all’attenzione del consiglio comunale ed all’esame definitivo della Regione”. L’amministrazione comunale indica l’obiettivo che intende raggiungere: “Il Piano Particolareggiato per il Centro Storico vuole inserire la qualità della città storica nella visione generale di sviluppo e di riqualificazione urbana della città tutta”. La nota fa il punto della situazione: “Quel che sta dentro al perimetro murato, in parte dilapidato, forma ancor oggi un organismo compatto ed ospita 6.010 abitanti, cioè oltre il 10% dei cittadini trapanesi, disponendo di 22.000 vani residenziali, potenzialità enorme da sfruttare attraverso la rigenerazione ambientale, la riqualificazione fisica, il ripopolamento. Non può esistere un vincente piano di riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico prescindendo dalla residenzialità”. Non a caso sono stati promossi due progetti di Social Housing – appartamenti con locazione a prezzi calmierati, destinati a giovani coppie o nuclei monoreddito – che riguardano l’immobile dell’ex Tribunale di Trapani in via Roma e nel vecchio edificio comunale di via Carreca. “Il Centro Storico – sottolinea la nota del Comune – per vivere ha bisogno di essere abitato e non solo visitato o episodicamente vissuto, è indispensabile sviluppare politiche urbane, anche premiali, che vadano a sostegno della residenzialità, concentrarsi anche su quegli elementi tesi a difendere le condizioni di vita urbana, della sua qualità, della vivibilità a dimensione umana. I residenti sono i primi tutori della qualità della vita del Centro Storico stesso ed inoltre svolgono un ruolo fondamentale nell’azione di accoglienza del turista,  aspetto che assume una valenza strategica di marketing urbano”. L’amministrazione punta sui 22 mila vani residenziali che si presentano come una sorta di “tesoretto” della città vecchia: “Si precisa che i 22.000 vani che formano il Centro Storico sono un’enorme potenzialità da sfruttare favorendo il reinsediamento, considerato altresì, che l’analisi dei fattori – andamento demografico e edificato esistente, porteranno la rielaborazione del Piano Urbano Generale a metri cubi zero: nessun consumo di suolo”. Il governo della città intende puntare anche sugli sgravi fiscali per incentivare gli interventi nel Centro Storico.

 

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