Prova a fare saltare il banco delle alleanze. L’assessore regionale alle Attività Produttive lancia nella mischia la soluzione Draghi per la sua Alcamo. Un tentativo che lui stesso tuttavia considera quanto mai difficile: “Alcamo merita di più, meriterebbe uno sforzo politico non differente da quello messo in campo a livello nazionale con l’esperienza del governo Draghi. Ma mi rendo conto che per fare scelte di questo tipo ci vogliono le palle che notoriamente non sono prerogativa di questi personaggi”. Turano non arriva a fare nomi e cognomi ma l’identikit è chiaro. Anzi, netto: “Sono molto divertito da questi operatori della politica alcamese, di destra e di sinistra ma comunque in corrispondenza d’amorosi sensi per interposta persona almeno con certezza fino a ieri, che danno prova di virilità politica sfornando simboli e liste. Si tratta di un esercizio che lascia il tempo che trova e che finirà con le urne il 10 e 11 ottobre”. Ed ancora: “Il problema è che ad Alcamo c’è troppo ceto politico che è rimasto fermo a venti anni fa: o a schemi che non esistono più o a modi vecchi e opachi di fare politica”.