Un nuovo tentativo di strapparlo all’oblio, al degrado ed agli atti vandalici che l’hanno duramente colpito. Il Teatro “Tito Marrone” ha ormai da anni un “proprietario abusivo”. Si tratta dell’indifferenza politica ed istituzionale. E’ della Regione. Era stato affidato alla gestione della Provincia regionale, che però, per legge della stessa Regione, è diventata ex Provincia, con tagli nazionali e regionali che ne hanno decretato quasi la “morte”. Le carte dicono che dallo scorso 17 dicembre c’è una nuova chance per il Teatro. La decisione dell’ex Provincia di riconsegnarlo alla Regione è del 2013 e porta la firma dell’ex commissario Darco Pellos, chiamato a condurre la Provincia verso il Libero Consorzio Comunale di Trapani. Ente ancora commissariato, che dovrebbe prendere corpo ed anima istituzionale nei primi mesi dell’anno prossimo con l’elezione dei suoi vertici. Ma questa è un’altra storia. Quella del Teatro – consegnato alla Regione nel 2017, precisamente il 10 maggio è fatta di assoluto disinteresse e di tanta propaganda politica. Le carte sono chiare sul punto. E dicono che poco più di un anno fa l’ex Provincia ha incassato la polizza assicurativa delle Generali, di 16.200 euro, per un furto con scasso denunciato l’8 febbraio del 2017. Ora la delibera della giunta regionale per aprire un nuovo capitolo. Un progetto, quello del Genio Civile di Trapani, che dice, nella sostanza, che con 4.550.000 euro è possibile ristrutturare il “Tito Marrone”. Ci sono – ci sarebbero, meglio utilizzare il condizionale in questa vicenda che si trascina da anni – le risorse per intervenire. Sono quelle relative al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Nella delibera della giunta del Presidente della Regione Nello Musumeci c’è qualche altro riferimento legislativo e ad una serie di passaggi burocratici, ma emerge anche la volontà politica ed istituzionale di segnare un cambio di rotta. Il “recupero” funzionale del Teatro non può tuttavia entrare nel merito della sua futura gestione. La polemica politica è ferma ad una ormai datata triangolazione: Comuni di Erice e Trapani e Luglio Musicale Trapanese. In soldoni: il Luglio era pronto a gestirlo, il Comune capoluogo no, il Comune di Erice non agevolò l’ipotesi Luglio che, alla fine, venne archiviata dalla stessa Regione che è ferma sulla linea di una corsia preferenziale per i due Comuni.
ERICE, TEATRO “TITO MARRONE”, LA REGIONE PUNTA AL RECUPERO. MA C’E’ DA SCIOGLIERE IL NODO DELLA GESTIONE
29 Dicembre 2020
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