Il Movimento Cinquestelle fa sul serio ed il progetto che punta alla gestione unica degli aeroporti siciliani non è più soltanto materia per dichiarazioni stampa e convegni ma passa alla fase legislativa. C’è un primo punto fermo, un disegno di legge con 7 articoli per mettere in rete e sotto un unico governo gli scali dell’Isola. Porta la firma della deputata regionale Stefania Campo ed arriva dopo la Conferenza Nazionale del Trasporto Aereo.. “Un disegno di legge di riforma del sistema aeroportuale siciliano – sottolinea la parlamentare grillina – che prevede l’attivazione di un ente gestore unico dei 6 scali aeroportuali siciliani, che elimini sprechi, frammentazione di linee, aumenti il potere contrattuale della Sicilia con le compagnie aeree e stoppi il tentativo di svendita a privati degli scali aeroportuali siciliani, costruiti con fondi pubblici e che potrebbero essere regalati ai privati anche per volontà del governo regionale Musumeci. In Sicilia dobbiamo puntare a 100 milioni di viaggiatori l’anno”. La parlamentare dei Cinquestelle entra nel merito del disegno di legge: “La nostra riforma che è composta da 7 articoli rende tutti e sei gli aeroporti siciliani in rete sinergica fra loro. Ciò avrebbe come primo risultato l’acquisizione di un enorme potere contrattuale da parte dell’ente gestore della rete stessa che, dipendendo dalla Regione Siciliana, avrebbe obiettivi sociali e di incremento del flusso non legati alla speculazione e alla massimizzazione dei profitti, magari a discapito, come accade oggi, soprattutto dei siciliani stessi”. La parlamentare punta a dare una corsia preferenziale al disegno di legge: “Auspico che questo disegno di legge venga al più presto calendarizzato in Aula all’Ars”. Una prima uscita “politica” ufficiale per la riforma del sistema aeroportuale siciliano sarà quella del prossimo 25 marzo a Catania. Il progetto sarà presentato al Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Secco no invece alle scelte del governo Musumeci: “Ci contrapponiamo in maniera netta al tentativo di privatizzazione dei nostri aeroporti che il governo regionale avrebbe voluto furbescamente far passare in silenzio con la complicità della maggioranza dell’Aula all’Ars con un emendamento al ‘collegato'”. La deputata grillina aggiunge un esempio e fa un po’ di conti per valorizzare il suo disegno di legge: “Ai quasi 40 milioni di passeggeri delle Isole Baleari accostiamo i dati del traffico aereo in Sicilia del 2018, salta subito all’occhio che non si arriva neanche ai 18 milioni di passeggeri eppure sono due isole con le stesse condizioni climatiche. La Sicilia inoltre per dimensioni supera le Baleari di 5 volte e ha monumenti ed emergenze architettoniche e paesaggistiche uniche al mondo. Sono numeri impietosi che mostrano chiaramente come sino ad oggi il modello utilizzato ha fallito. Oltre al gap infrastrutturale e alle carenze ricettive le motivazioni risiedono nei costi elevati per volare da e verso la Sicilia”.
LA SFIDA GRILLINA, DISEGNO DI LEGGE PER LA GESTIONE UNICA DEGLI AEROPORTI SICILIANI
22 Marzo 2019
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