E’ quanto mai diretto il presidente della Commissione regionale Antimafia Claudio Fava: “Tornare al voto a Castelvetrano, Comune sciolto per mafia, in queste condizioni di incertezza democratica, con un candidato sindaco appena arrestato e una lunga ombra sugli atti e i fatti delle passate amministrazioni, forse è un rischio da evitare”. Per il presidente Fava l’operazione “Artemisia” dice che “A Castelvetrano non ci sono solo le ultime confuse tracce di Matteo Messina Denaro; c’è anche il laboratorio di un nuovo, spregiudicato sistema di potere che, all’ombra di una loggia massonica, aveva mescolato carriere, protezioni, appalti, assunzioni, promesse, licenze”. Ed ancora: “Poco importa che la parola mafia non compaia negli atti dei magistrati di Trapani: ciò che preoccupa è il modo esibito e impunito con cui pezzi del sistema politico si erano messi al servizio di un disegno criminale disposto a comprare, violare e corrompere tutto e tutti”. Fava conclude ringraziando chi sta svolgendo le indagini ma aggiunge anche che “sono troppi gli episodi in Sicilia dove politica e affari si intrecciano per autosostenersi. Non si può lasciare alla sola magistratura e alle forze dell’ordine il compito di intervenire”.
FAVA: “FORSE E’ MEGLIO NON VOTARE A CASTELVETRANO”
21 Marzo 2019
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