Si riapre la polemica sulla legge regionale che obbliga deputati e rappresentanti degli enti locali a dichiarare la loro appartenenza alla Massoneria. E’ l’onorevole Elenora Lo Curto – contraria alla legge – a lanciare una nuova sfida. Prende, come esempio, il caso di Mazara del Vallo – un solo consigliere Nicola Norrito ha comunicato la sua appartenenza ad una loggia massonica – per puntare ad un ricorso alla Corte Costituzionale: “La bislacca legge regionale 18 del 2018 che obbliga alla dichiarazione di appartenenza o meno alla massoneria tutti gli eletti negli enti locali e nel Parlamento regionale comincia a produrre i primi effetti monstre. Non è un caso che a Mazara del Vallo, il Comune renda noto che un consigliere comunale sia un appartenente a loggia massonica. Tale modalità di pubblicità di dati sensibili contrasta chiaramente persino con lo spirito della legge in questione che, invero, prevede sanzioni per chi omette di dichiarare l’appartenza alla massoneria e per chi si rifiuta di presentare tale dichiarazione anche da non appartenente. Con il caso di Mazara del Vallo si profila, infatti, quello che temevamo: creare nell’opinione pubblica un pregiudizio odioso nei confronti della massoneria, quasi una caccia all’untore”. Da qui la sfida dell’onorevole Lo Curto: “Di contro mi aspettavo che attesa la mia volontà e quella del collega deputato Catalfamo di non presentare dichiarazione all’Ars sull’affilazione o meno alla massoneria, venisse adottato un provvedimento sanzionatorio per darci modo di impugnare tale legge davanti alla Corte Costituzionale. Auspico che la sanzione mi venga comminata per adire il Tribunale e dimostrare come la norma che ha in Claudio Fava il suo ispiratore sia palesemente incostituzionale”.
CASO MASSONERIA, LO CURTO: “LEGGE BISLACCA. ASPETTO LA SANZIONE PER IMPUGNARLA ALLA CORTE COSTITUZIONALE”
30 Dicembre 2018
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