Niente da fare. Non c’è ancora una soluzione per il Marsala Calcio. Ha provato a fare da mediatore il sindaco Alberto Di Girolamo ma dopo un incontro alla presenza delle varie parti in causa ha dovuto registrare che non ci sono margini per una soluzione. La condizione d’incertezza del Marsala rimane dunque all’ordine del giorno delle vicende sportive cittadine. E non solo. Il blasone degli azzurri chiama in causa l’intero movimento sportivo siciliano. Vale a poco concentrarsi sull’attuale categoria, Eccellenza, e sulla posizione in classifica: solo 8 punti in 10 giornate di campionato, terzultimo posto in compagnia di Castelbuono e Mazara, altra “nobile decaduta” del calcio dell’Isola. Domenica scorsa secca sconfitta con il più classico dei risutati, 2-0 contro la Riviera Marmi in una sfida casalinga. Di Girolamo ha parlato con il presidente Giuseppe Occhipinti, che si è presentato con il legale Toammaso Picciotto. Ha parlato con l’avvocato Manlio Mauro che rappresenta una cordata d’imprenditori più o meno locali. “=ggetto delle riunioni – si legge in una nota del Comune – la cessione delle quote societarie a terzi, imprenditori locali e non, a titolo gratuito, e senza alcuna condizione”. La nota continua con una dichiarazione del sindaco : “Mi sono prodigato affinchè questa proposta potesse essere la migliore soluzione per la continuità dell’attività sportiva della squadra marsalese. E ciò assume maggiore interesse pubblico, tenuto conto che la stessa compagine calcistica utilizza un impianto di proprietà comunale in cui orbitano diverse
associazioni che praticano il calcio e altre discipline sportive non di minore
importanza”. Ma la soluzione, che andava bene all’avvocato Mauro (in rappresentanza del 79,02% del capitale sociale) e ad Antonio Tobia (5,70%) non va bene al presidente Occhipinti che ha deciso di provvedere autonomamente alla cessione delle quote societarie. Di Girolamo non poteva dunque andare ancora avanti e si è limitato ad ausipicare una soluzione a breve che sia nell’interesse dello sport marsalese.