L’aeroporto di Birgi come il Pd e la riforma costituzionale. Che significa? Si fa tattica perché la strategia non esiste. Il Sì o il No al referendum viene intrecciato con la legge elettorale, così come l’accordo di co-marketing, in particolare quello dei Comuni e della Camera di Commercio, viene legato alle scelte che dovrà fare la Regione, azionista di maggioranza, per il futuro di Birgi, con un appuntamento già fissato, l’aumento di capitale dopo le perdite registrare anche nel 2015. Il combinato disposto in salsa trapanese è co-marketing-Regione. I due percorsi sono collegati ma anche e soprattutto autonomi. Se domani mattina la Regione annunciasse, anzi, definisce un piano milionario d’investimenti per Birgi, il problema del co-marketing resterebbe lo stesso. Quello di Comuni e Camera di Commercio scade a marzo dell’anno prossimo. Da mesi, anche di più, la Camera di Commercio ha comunicato ai Comuni di non essere più in grado di presiedere la cabina di regia che ha gestito il co-marketing triennale. In sintesi, il presidente Pino Pace non può più firmare l’intesa con la “AMS”, la società che si occupa del marketing della Ryanair e che incassa 2 milioni di euro all’anno per 3 anni. Non può più firmarlo non perchè s’è stancato di farlo – un po’ anche per questo ma non può dirlo ufficialmente, di fronte al tira e molla dei sindaci per il pagamento delle rispettive quote – ma perchè le Camera di Commercio stanno cambiando pelle e devono attenersi alle nuove regole della riforma in materia. Chi firma al suo posto? Non si sa ancora. Con un eufemismo si cerca la cosiddetta “cabina di regia”. Ma al momento non c’è nè la cabina e men che meno la regia. C’è invece l’impegno dei sindaci, confermato nell’assemblea di ieri, di onorare gli impegni finanziari per il co-marketing 2014-2016. C’è pure l’impegno di fare chiarezza fino in fondo al proprio interno. Il Comune di Gibellina non ha mai sottoscritto l’accordo è di conseguenza ormai fuori dai giochi. C’è poi in atto un vero e proprio contenzioso con il Comune di Pantelleria – che ha il suo aeroporto – che ha pagato parte della prima annualità e nulla più. Non c’è però alcuna notizia su come e quando definire il nuovo accordo con la “AMS” per il triennio 2017-2019. Il presidente Pino Pace, a commento, dell’assemblea di ieri ha tentato ancora una volta d mediare e soprattutto di guardare in positivo: “Come abbiamo già detto lo scorso anno, bisogna individuare al più presto il nuovo soggetto che andrà a firmare il nuovo contratto. Come Camera di Commercio abbiamo già fatto la nostra parte, sottoscrivendo come presidente dell’ente camerale l’accordo e coordinando il tutto. Nonostante le forti difficoltà, siamo riusciti ad onorare gli impegni presi, svolgendo il ruolo e le funzioni che i sindaci ci hanno delegato. Adesso, però, bisogna individuare una nuova cabina di regia. E considerato la ristrettezza dei tempi, con la scadenza di marzo ormai imminente, bisogna fare presto, individuando da subito il percorso che porti al rinnovo del contratto e quindi alla prosecuzione del comarketing a sostegno del nostro aeroporto. Ma sono fiducioso. Ho ancora ben in mente gli interventi dei parlamentari regionali sull’aeroporto sin da quando si è insediato il nuovo vertice di Airgest: per questo motivo sono certo che il problema sarà risolto presto”.
BIRGI, L’ASSEMBLEA DEI SINDACI, LA TATTICA E LA FIDUCIA DEL PRESIDENTE PACE
11 Ottobre 2016
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