Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida se la prende con la Regione. Il primo cittadino di San Vito Lo Capo con chi sa e non denuncia. Ma intanto un altro pezzo del Monte Erice è andato in fumo, così come un pezzo di Monte Monaco, il suo versante est. Prima San Vito nel pomeriggio di ieri, poi Erice, nella tarda serata. Roghi con ogni probabilità dolosi. Quello ericino ha distrutto la pineta su Capo delle Scale, a confine con Valderice. Particolare di non poco conto, il fuoco ha colpito uno dei sentieri CAI che portano alla Chiesa di Sant’Ippolito, con doppia biforcazione Runzi-Torretta Pepoli, nella zona del Quartiere Spagnolo. A San Vito le fiamme hanno cominciato a minacciare il territorio verso le 17,30 di ieri nella zona che va da Cala’mpiso a Zarbo di Mare e che comprende anche il “Firriato”, dove fino a qualche tempo fa viveva la foca monaca. I focolai sono stati più di uno. I due sindaci intravedono una strategia criminale dietro le fiamme che non è stato per nulla facile domare perché appiccate in zone impervie e con il vento che non ha certo remato dalla parte di vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari. Tranchida ce l’ha con la Regione. Ed arriva anche a sfidare il presidente Rosario Crocetta: “La Regione non può garantire uomini e mezzi per salvaguardare il suo Monte. Lo dicano chiaro Crocetta e compagni. Decidano di affidare al Comune di Erice tale immenso patrimonio e la mia amministrazione, oltre a fare il mestiere dell’EAS per la manutenzione delle reti idriche, si farà carico di rimboschire e tutelare direttamente Monte Erice, basta che ci si conceda la deroga al patto di stabilità. Abbiamo tante risorse dei cittadini ericini e di una comunità enorme oltre i confini comunali che ha già adottato il Monte dalla storia dei secoli”. Rizzo segue un altro percorso: “E’ possibile che nessuno veda mai nulla? Non si capisce che così facendo si mette a rischio oltre che la vita delle persone anche l’intera economia di un paese? Distruggere case ed ambiente naturale è un delitto contro la stessa civiltà”. Le fiamme hanno lambito il villaggio di Cala’ mpisu ed aggredito la zona tra la Tonnare del Secco ed il Sauci piccolo. Diverse ville e case sono state danneggiate. I due incendi sono accumunati anche da una “polemica”. L’autobotte 1 della Forestale, distaccata nella postazione di Capo delle Scale, è stata inviata nella zona di San Vito Lo Capo. Ma qualche ora dopo le fiamme hanno colpito Erice che è rimasta senza la sua copertura.
ERICE E SAN VITO, SINDACI “CONTRO” DOPO GLI INCENDI
6 Settembre 2016
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