ERICE, CAMPUS UNIVERSITARIO, PD E PSI PIU’ VICINI

27 Aprile 2016

Indice di edificabilità da 4,50 mc/mq a 3,20 mc/mq, elevazione da 5 a 4 piani ed altezza da 16,50 a 12,50 metri. E’ l’emendamento del Pd che dovrebbe consentire alla variante urbanistica per il Campus Universitario – 2 palazzine in discussione – di ottenere la maggioranza qualificata in aula. Per l’approvazione della variante urbanistica rimangono decisivi i voti dei consiglieri socialisti che hanno però detto no al progetto così com’è denunciando quella che hanno definito “una cementificazione dell’area”. Il Campus verrebbe realizzato alle spalle del Polo Universitario. I socialisti hanno anche presentato un emendamento che riduceva l’indice di edificabilità al 2,50. Proposta bocciata dall’aula e dagli uffici. La novità delle ultime ore è che il Psi sarebbe pronto a sostenere ed approvare l’emendamento del Pd. Ma, dopo le polemiche con il sindaco Giacomo Tranchida e con i gruppi consiliari tranchidiani, ha chiesto un passaggio politico prima di votare l’emendamento. Un incontro a tre, Psi, Pd e movimento di Tranchida, per suggellare l’accordo. Il Pd ha finora fatto da mediatore tra i due blocchi contrapposti. Il segretario dei democratici Gianrosario Simonte, nella premessa all’emendamento, scrive che la ditta aggiudicataria dei lavori ha espresso la sua disponbilità a valutare una riduzione degli indici di edificabilità. Il consiglio comunale è tornato a riunirsi oggi ma l’emendamento del Pd non ha fatto passi avanti. Non ha infatti il sostegno del movimento tranchidiano, che si è schierato contro anche al rinvio del confronto sull’atto deliberativo al prossimo 31 maggio. Rinvio che ha invece ottenuto i voti del Pd e del Psi. Toccherà ancora ai democratici mediare ad oltranza per arrivare ad ottenere i voti necessari all’approvazione dell’atto deliberativo.

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