Il “bersaglio” del senatore Antonio D’Alì è il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio. Non soltanto per il decreto legislativo che, nella riforma dei porti, finisce per accorpare quello di Trapani all’Autorità Portuale di Palermo. Il parlamentare forzista presenta il conto al governo Renzi ed allo stesso Ministro. “Ci sono – ha sottolineato D’Alì – in sospeso diversi cantieri: i lavori alla banchina Ronciglio iniziati nel 2005, i lavori alla banchina “Vigili del fuoco” iniziati nel 2009, il restauro della palazzina “ex dispensario” che sarebbe servita come sede dell’autorità portuale. Palazzina peraltro acquistata con un finanziamento straordinario ottenuto grazie al mio impegno politico, i lavori di escavo dei fondali per i quali sono stati spesi parecchi milioni per effettuare i carotaggi i quali hanno dimostrato la possibilità che i fanghi di risulta, non essendo pericolosi, possono essere riversati in mare, in accordo con Ispra”. D’Alì batte pure cassa: “Sarebbe inoltre utile sapere quali sono stati gli esiti della liquidazione dell’autorità portuale di Trapani, se risponde a verità il fatto che ha portato un risultato attivo di quasi 4 milioni di euro e se non è legittimo che questa cifra venga spesa per lavori al porto, principalmente per l’escavo dei fondali. Per non parlare poi dello stato di abbandono di tante altre strutture vistosamente incomplete. Ne potremmo citare tante. Come peraltro sarebbe utile capire perché non vengano mai rimossi i relitti. Questioni che estendo anche agli illustri esponenti del territorio che fanno capo alla maggioranza di governo i quali dicono di essersi adoperati in tal senso e che, invece, hanno fatto ben poco”.
TRAPANI, D’ALI’ METTE SOTTO ACCUSA IL MINISTRO DEL RIO ED IL GOVERNO RENZI
27 Gennaio 2016
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