“La nostra presenza in maggioranza non è solo una questione di numeri, ma un impegno che onoreremo fino in fondo”. Firmato Andrea Genco, Giovanni Parisi, Angela Grignano e Baldo Cammareri. Dunque, in attesa dell’ipotetica mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Giacomo Tranchida è arrivata la “sfiducia politica” all’ex assessore Lele Barbara da parte del suo gruppo consiliare di riferimento. Non soltanto i tre restano in maggioranza ma sottolineano che non sono ricattabili e che non cederanno ad alcuna pressione. “Né avalleremo – hanno scritto – una trasposizione sul piano personale di questioni che hanno, o dovrebbero averem soltanto una dimensione istituzionale”. Ogni riferimento al caso convenzione è fortemente voluto. Ma c’è di più. I quattro di “Rigenerazioni-Europa Verde smentiscono su tutta la linea l’ex assessore ed ex leader sul contenzioso per il PalaShark: “Le questioni amministrative che tengono banco da diversi mesi, catalizzando oltremodo le attenzioni della cittadinanza, verranno discusse nelle opportune sedi, al fine di giungere ad un epilogo positivo nell’interesse esclusivo della città e del Comune che rappresentiamo, assolutamente convinti che non ci sia interesse a recare danno ad alcuno e tantomeno alle squadre cittadine. La richiesta di un autorevole consulto legale, nonché di un eventuale parere all’ANAC, che otterremmo nel giro di appena trenta giorni, potrebbe dirimere una volta e per tutte la querelle tra le parti, togliendo qualsiasi dubbio sulla liceità delle procedure e permettendo a tutti di operare in totale trasparenza e serenità”. Come dire, nessuno vuole ostacolare la società sportiva del presidente Valerio Antonini. E per essere ancora più chiari, Genco, Cammareri, Grignano e Parisi mettono pesantemente in discussione quel che ha detto ieri sera Barbara per motivare il suo passo indietro: “Affermare che il sindaco e l’amministrazione comunale ordiscano complotti ai danni della città di Trapani è una narrazione quantomeno fuorviante e che respingiamo duramente. Poi a muso duro: “I comportamenti che potrebbero definirsi eversivi sono altri e siamo certi che chi li mette effettivamente in atto prima o poi ne pagherà lo scotto”. La rottura è totale e si presenta anche definitiva. I quattro aggiungono dj avere preso atto “con stupore e incredulità dei fatti della scorsa notte, che ci lasciano non poco attoniti e perplessi. Il clima politico cittadino appare avvelenato come non mai. Per noi che siamo alla prima esperienza politica talune dinamiche appaiono grottesche e a tratti parzialmente indecifrabili. Siamo sempre stati convinti dell’impegno innegabile e del grande lavoro svolto da Lele Barbara, grazie anche al supporto del nostro gruppo consiliare che ha sempre manifestato stima e fiducia nei suoi riguardi”. Ma poi qualcosa si è spezzato: “A maggior ragione avremmo auspicato una diversa chiarezza e sincerità nei nostri confronti, ma purtroppo abbiamo dovuto constatare che la nostra lealtà non era pienamente contraccambiata, viste anche le evidenti e plurime interlocuzioni tenuteci nascoste e che – come tutti – abbiamo potuto apprendere soltanto a mezzo social e alle quali non avremmo mai voluto credere”. Lo strappo viene accompagnato anche da un po’ di storia: “Con Lele Barbara alcuni di noi hanno condiviso i primi passi in questa sindacatura partendo dalla realizzazione di una lista, altri si sono uniti in seguito manifestando grande fiducia in lui, ma sempre nella visione unica di un programma di governo che abbiamo sposato e nel quale continuiamo a
credere, al netto delle innegabili criticità e mancanze sulle quali non intendiamo sottacere e su cui auspichiamo un ulteriore cambio di passo”. Infine un messaggio forte e chiaro: “Qualcuno che forse credeva di poterci spezzare o soggiogare rimarrà deluso nell’apprendere che ci troverà ancora uniti, coesi e coerenti. Non lasceremo che la scelta di una singola persona – confusa o forse eccessivamente preoccupata del suo futuro politico – possa ledere o scalfire la nostra volontà di continuare a portare a termine il lavoro che abbiamo giurato di svolgere nei confronti di questa città. Siamo pienamente coscienti e consapevoli che si può fare meglio e che si debba fare ancora di più, per questo oggi scegliamo di tenere fede ad un percorso che abbiamo condiviso nei termini della correttezza, della trasparenza e della legalità, principi cardini ai quali non verremo mai meno”.