Sette righe, quelle del neo presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani Salvatore Quinci. Sette righe, lunedì scorso, per dire che l’ente ha bisogno di tutti e che la sua porta rimarrà sempre aperta al contributo di tutti, anche di quelli che puntavano ad un altro percorso politico ed anche ad un altro candidato alla presidenza. Sette righe, dunque, per chiamare in causa il centrodestra sconfitto al voto di secondo livello: “Dopo aver ottenuto il mandato con una lista civica, insieme ai miei consiglieri, sono fermamente convinto che il bene della nostra comunità richieda un impegno condiviso e partecipato. Per questo motivo, siamo aperti al dialogo e alla collaborazione, invitiamo tutte le forze politiche a unirsi in un percorso di responsabilità e coesione, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e di valorizzare le risorse del territorio”. Ed infine: “Siamo pronti ad ascoltare, confrontarci e lavorare insieme per costruire un’amministrazione trasparente, efficace e inclusiva. La nostra porta è sempre aperta a chi desidera contribuire con idee, proposte e spirito di servizio”. La risposta è arrivata a stretto giro di posta, dopo 48 ore. Il centrodestra di righe ne ha utilizzate qualcuna in più ma il messaggio a Quinci ed alla sua coalizione non poteva essere più chiaro e netto: “L’appello del presidente del Libero Consorzio di Trapani, Salvatore Quinci, al centrodestra per formare un governo di salute pubblica appare il maldestro e surreale tentativo di confondere ancora le acque e mistificare la realtà. Quinci continua a definirsi il candidato eletto di una lista civica, negando di fatto la sua appartenenza al campo largo che riunisce tutti i partiti di sinistra. A beneficio di tutti, alleati, simpatizzanti e consiglieri eletti, ricordiamo che la salute pubblica non va confusa con la salute politica di qualcuno. I tentativi di vestire con nobili intenzioni le ambizioni personali sono operazioni vecchie, scontate e prevedibili che ci lasciano a dir poco indifferenti se non proprio indignati. Il centrodestra ha una chiara e coerente visione politica che i cittadini hanno premiato sia a livello nazionale sia a livello regionale, e non c’è alcun dubbio che se al voto si fossero recati tutti gli elettori dei 25 comuni avrebbero scelto l’avvocato Giovanni Lentini, presidente indicato dai partiti di centrodestra. Purtroppo così non è stato e Quinci ora si ritrova a governare senza una maggioranza politica. Per tutto ciò rinviamo al mittente l’offerta di condividere azioni di governo che legittimerebbero il suo tentativo di collocarsi oltre le coalizioni e soprattutto oltre la propria coalizione di sinistra. Quinci inizi a governare se ne è capace, passi dalle parole ai fatti, indichi il proprio vice e la sua giunta e cominci ad amministrare. A distanza di oltre un mese e mezzo dalla sua elezione, dopo essersi lanciato in incaute critiche e pesanti polemiche contro partiti e figure di primo piano del centrodestra, senza operare il ben che minimo tentativo di mettere le mani in questo sfortunato ente, Quinci tenta la carta dei toni concilianti, della richiesta d’aiuto e della condivisione delle responsabilità ai partiti del centrodestra, evidenziando così tutta la sua debolezza, il malcelato furbesco tentativo di mascherare di civismo la sua appartenenza politica a sinistra e soprattutto tutta la sua difficoltà a navigare in acque politiche chiare e cristalline. Per quanto ci riguarda stia tranquillo, eserciteremo con rigore e attenzione il nostro ruolo a beneficio del territorio e dei cittadini di questa provincia”. Dunque, le porte del centrodestra sono decisamente chiuse, anzi sbarrate. La nota della coalizione porta le firme dei segretari provinciali Eleonora Lo Curto (Lega), Maurizio Miceli (Fratelli d’Italia), Toni Scilla (Forza Italia), Giacomo Scala (Dc), Maria Pia Castiglione (Noi Moderati) e Salvatore Montemario (Grande Sicilia). Hanno voluto condividere la nota anche i consiglieri provinciali Saverio Messana, Alberto Mazzeo, Giuseppa Corbo, Vito Milazzo, Alessia Rizzo e Walter Alagna.
EX PROVINCIA, IL CENTRODESTRA REPLICA A QUINCI: “HAI VOLUTO LA BICICLETTA…PEDALA!”

11 Giugno 2025
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