CONGRESSO PD: CANDIDATURA UNITARIA PER LA SEGRETERIA. I DEM PUNTANO SU VALERIA BATTAGLIA

Il Pd trapanese va controcorrente. Quello regionale si divide sempre di più. Qui invece, dopo polemiche e scontri, c’è una proposta unitaria. Alle 12 è scaduto il termine per presentare le candidature alla segreteria della federazione dem ed il dato politico è che c’è una candidatura unitaria. Si tratta di Valeria Battaglia, vicesindaca e consigliera comunale di Partanna, città governata dal Pd e da forze civiche dopo la vittoria del sindaco Francesco Li Vigni. Ci sarà anche una sola lista a sostegno, ma c’è ancora tempo per presentarla. Il termine ultimo è quello del prossimo 13 maggio. Una scelta, quella della candidata Battaglia, che punta a superare le divisioni che hanno contraddistinto il dibattito interno al Pd con la polarizzazione tra la linea del segretario uscente Domenico Venuti e quella del deputato regionale Dario Safina. Si va così definendo la strategia indicata dalla presidente dell’assemblea provinciale Valentina Villabuona: un Pd mosaico, in grado di mettere assieme tutti i tasselli rappresentati dalle diverse anime del partito. Convocata per domani pomeriggio alle 16, nella sala conferenze dell’Hotel Crystal, l’assemblea pre-congressuale. “Si tratta – si legge in una nota del partito – di un appuntamento fondamentale per la vita democratica del nostro partito e per l’intera comunità progressista del territorio. L’assemblea aprirà ufficialmente i lavori congressuali, con la presentazione delle candidature e delle mozioni regionali e provinciali, dando così il via a un nuovo percorso di partecipazione, rinnovamento e impegno collettivo”. Partito nel caos invece a livello regionale. Il fronte anti-segretario uscente è uscito allo scoperto con il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro: “Schlein deve sapere che non possiamo partecipare ad un congresso farsa, dove le regole sono state stabilite da Roma. Ci troviamo di fronte ad una situazione davvero insopportabile, non è più possibile continuare a sostenere una sordità da parte della segreteria nazionale Schlein”. Rimane dunque la ricandidatura di Barbagallo ma non per nulla unitaria. Potrebbe anche esserci la fase della carta bollata con un ricorso contro la decisione, presa a gennaio, di non eleggere il segretario con le primarie.