TRAPANI, LA SCENEGGIATURA DEL CONTRIBUTO PER IL GREEN VALLEY POP FEST 2024″

1 Ottobre 2024

Non ci crederete ma non è la sceneggiatura di un film di Checco Zalone. Neanche di Totò. E’ invece una storia. La racconta una delibera del Comune di Trapani. Ricordate il grande evento musicale “Green Valley Pop Fest 2024”? Quando Trapani fu presente nelle cronache mondiali, quando l’attenzione internazionale fu tutta puntata sulla città falcata? Quando si disse, cambiamo. Non più nato il 4 Luglio, ma il 4 Agosto ed a Trapani. L’evento – un mega concertone, con qualche fischio per il sindaco Giacomo Tranchida, ma anche qualche applauso, con qualche polemica per un cantante che andò fuori le righe – si legge nella delibera di giunta di Palazzo d’Alì intendeva “sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e alla tutela delle aree boschive e dell’ambiente marino”. Ed ancora: “Un evento per “promuovere la cultura green attraverso gli artisti durante lo svolgimento della manifestazione”. Infatti il 5 agosto la città si risvegliò più verde, senza rifiuti per strada, con un albero ogni palazzo… Ma i buoni propositi dovevano comunque fare i conti con le regole arcigne del sistema capitalistico. Del tipo: “Pagare moneta, vedere cammello”. L’evento aveva dei costi e la società organizzatrice l’aveva messo nero su bianco. Il Comune però era con le tasche bucate, anzi senza bilanci e parlò chiaro. Ti do il patrocinio gratuito ma niente soldi perché non te li posso dare. Ma il Comune ha anche delle sue società. Le famose partecipate. Ed è così che il sindaco Giacomo Tranchida e la sua giunta hanno trovato la soluzione. Paga l’ATM. La società dice sì ma poi ci ripensa a ridosso dell’evento e chiude i cordoni della borsa. Panico, perché ci ripensa il 2 agosto ed il concertone è stato programmato per il 4. La società organizzatrice parla di nuovo chiaro. E torna il vecchio detto: “Pagare moneta, vedere cammello”. Qui sovviene il titolo di un film “Altrimenti ci arrabbiamo”. Dicono che sarebbero stati costretti a ridurre il cast, insomma l’annuncio di un mezzo flop. Che si fa, che si fa, si diceva a Palazzo d’Alì. Si fa che i 50.000 euro escono dal fondo di riserva: contributo straordinario. Festa grande il “Green” non ha più ostacoli e per Trapani si aprono le porte del futuro. Ma ci sono, come si legge nella delibera di revoca del finanziamento di 50.000 euro da parte del Comune, che nel frattempo si era messo quasi in linea con gli strumenti finanziari, gli “atti consequenziali” alle due delibere (contributo e fondo di riserva). E tra questi atti quello di porsi alcune domande. Quella del 12 agosto è per il Luglio Musicale, altra partecipata del Comune. Come dire, vi è piaciuto il concertone, ma veniamo al sodo: per caso avete avuto a che fare con gli organizzatori, avete stipulati degli accordi. Ed il Luglio, a sorpresa, dice sì. Proprio così. Il Luglio si era mosso autonomamente (24 luglio, il suo mese verrebbe da dire) condizionando i 50.000 euro ad un intervento della Regione. In sintesi: se a Palermo mettono i soldi nelle loro manovre finanziarie e soprattutto nel nostro capitolo noi paghiamo. L’Assemblea regionale ha fatto la sua parte ed ha trasferito 49.000 euro. Non sono 50 ma… Anche il Distretto Turistico viene interpellato dal Comune e risponde che sì aveva trovato un’intesa con gli organizzatori fornendo materiale per spot e quant’altro. La delibera del Comune è però precisa e diretta e ci tiene a sottolineare che né il Luglio Musicale, né il Distretto avevano informato il servizio turismo dell’amministrazione delle loro decisioni.  Dunque, il loro datore di lavoro (il Comune) ha saputo soltanto – ci sta bene – a babbo morto, cosa avevano fatto i suoi dipendenti. Ricostruzione dei fatti, quella messa nero su bianco sulla delibera, che porta a leggere con un’altra prospettiva le dichiarazioni dell’assessore Rosalia D’Alì: “Nel corso dei mesi non mi sono occupata né dei rapporti con gli organizzatori, né dello stato di avanzamento amministrativo e procedurale necessario per ottenere le autorizzazioni con il coinvolgimento delle partecipate, passaggi seguiti dal collega assessore con delega agli Eventi, Emanuele Barbara”. Dichiarazioni che ora ancora più chiare. Nota a margine: l’assessore alla Cultura ha la delega al Luglio Musicale ed il sindaco è il presidente del Luglio. Noticina a margine: il consigliere delegato del Luglio Natale Pietrafitta è un fedelissimo dell’assessore Barbara che, altro dato che emerge dalla delibera di revoca non ha partecipato alla seduta che ha portato alla revoca del finanziamento con il fondo di riserva. Il consigliere d’opposizione Tore Fileccia ha chiesto le dimissioni dell’assessore Barbara e ne fa una questione quasi di decoro istituzionale. Il Comune con una mano ha dato e con l’altro si è ripreso quello che aveva dato, è il sunto del Fileccia-pensiero. Ma forse l’istituto delle dimissioni dovrebbe essere ampliato… e di molto. E’ possibile trasmettere una copia della delibera a Checco Zalone?

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