ERICE, E’ MORTO IL PRESIDENTE LUIGI NACCI

Il presidente non c’è più. Luigi Nacci ha perso la sua battaglia per la vita e con la vita. Ha dovuto arrendersi a 70 anni anche se ha combattuto fino alla fine. Politico difficile, pronto alla polemica, a volte scostante, ma sempre pronto ad un sorriso anche dopo un confronto burrascoso. Era un istintivo ed in politica può essere un difetto. Ha fatto politica ad Erice e per la sua Erice. Ha provato a governare da vicesindaco di Ignazio Sanges e da candidato sindaco, sempre a testa alta, disponibile alla sfida. Ha presieduto l’aula senza infingimenti. Sapendo e volendo essere uomo di parte ma nel rigoroso rispetto delle regole e delle norme consiliari. Ha attraversato stagioni politiche contraddittorie. Decisamente contro l’era Tranchida nella sua prima fase, altrettanto decisamente a fare nella seconda parte e nell’attuale esperienza di continuità dell’amministrazione Toscano. Ma le sue non erano scelte di convenienza. Il suo obiettivo era Erice. Ed ogni sua decisione puntava a migliorarla, a renderla punto di riferimento nel Mediterraneo. Le alleanze, i compagni di viaggio sono stati soltanto degli strumenti per raggiungere la meta. La politica ericina – e non solo – oggi è triste perché perde uno dei suoi protagonisti più legati al territorio. Personalmente ho vissuto lo stesso copione, da giornalista e da consolidato conoscente – non dico amico perché per me le parole hanno un peso ed un valore -, con alti e bassi, con telefonate vivaci ed anche scanzonate e silenzi ombrosi ostaggi di un freddo messaggio al telefonino. Ma Luigi Nacci era così. E’ così. Prendere o lasciare. Ed era sempre meglio prendere!       (V.M.)