AIRGEST, RINVIO A GIUDIZIO PER IL VERTICE DELLA SOCIETA’ E PER EX AMMINISTRATORI

17 Luglio 2020

Salvatore Ombra se lo sentiva ed appena due giorni fa in attesa delle decisioni del Gup di Trapani aveva scritto nella sua bacheca Facebook: “Non mi stupirebbe un rinvio a giudizio, che considero un atto dovuto, perché il Gup rinvierà il merito alle decisioni del processo. Confido che sarà ristabilita giustizia, data l’infondatezza delle accuse, visto che la gestione è stata caratterizzata da massima trasparenza contabile e procedurale, nel rispetto dei principi amministrativi vigenti”. Ed è andata proprio così. Perché il Gup ha deciso il suo rinvio a giudizio, assieme ad altri ex amministratori della società di gestione dell’aeroporto di Birgi. L’indagine è nata da una serie di esposti del Movimento Cinque Stelle. Il senatore Maurizio Santangelo ha provato a fare il punto: ” E’ notizia di qualche ora fa che si è tenuta l’udienza conclusiva contro gli amministratori e sindaci di Airgest. Ribadisco  come già fatto in precedenza, che il nostro lavoro di studio svolto a  partire dai bilanci della società di gestione aeroportuale di Trapani,  fino al capestro contratto di co-marketing, è stato solo al fine di far  chiarezza e trasparenza, nel rispetto della collettività trapanese.  Ripeto non abbiamo additato nessuno, abbiamo solo rilevato delle  incongruità e oggi la Procura ci sta dando ragione. Come  da notizie  riportate oramai da diverse testate nazionali, il Gup Caterina Brignone  ha dichiarato parzialmente prescritte alcune delle accuse, riconoscendo  però la legittimità delle accuse di peculato per cui sono stati rinviati  a giudizio Salvatore Castiglione, Franco Giudice e Salvatore Ombra come  presidenti pro tempore, Paolo Angius e Fabrizio Bignardelli in quanto  vicepresidenti, Giuseppe Russo e Giancarlo Guerrera, direttori generali  pro tempore e Vittorio Fanti come amministratore delegato: cariche  ricoperte a vario titolo dal 2009 al 30 giugno 2018. Risultano  rinviati a giudizio anche Luciana Giammanco, Gioacchino Lo Presti,  Letteria Dinaro, Michele Maggio, Antonino Di Liberti, Antonio Lima e  Antonino Galfano, accusati a vario titolo di false comunicazioni sociali  in concorso tra loro.
Senza cercare di innescare nessuna polemica e  nel rispetto del lavoro portato avanti dalla Procura di Trapani, adesso  attendiamo la prossima udienza con la consapevolezza che la magistratura  saprà far chiarezza su tutto”. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 16 febbraio. L’indagine che ha portato al rinvio a giudizio si è concentrata sulle dinamiche dell’accordo di co-marketing che veniva sottoscritto con la società AMS e sul versamento all’erario dei diritti d’imbarco.

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